Mar. Lug 16th, 2024

Niente tessera di partito per l’anno in corso di tesseramento e per l’anno a seguire nei confronti di chi si è candidato in elezioni amministrative recenti sotto altri simboli concorrenti al Pd, incluse liste o raggruppamenti civici. Come nel caso di Mario Oliverio che ha corso per la presidenza della Regione nel mentre la sigla di partito consegnava il suo formale sostegno ad Amalia Bruni. Questa la formale e ultima decisone siglata in queste ore dalla commissione nazionale di garanzia del Pd presieduta da Silvia Velo.

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Oliverio escluso dal Pd
“La commissione nazionale di Garanzia, riunitasi in via telematica, vista la richiesta di parere della presidente della Commissione nazionale per il Congresso del 10 febbraio 2023; delibera: 1) in merito alla richiesta sub A): “precisare il significato dell’art. 4, comma 10, (dello Statuto del PD) e specificamente come si debba calcolare il limite temporale ivi indicato”. L’art. 4, comma 10, dello Statuto del PD contempla la fattispecie di soggetti che – iscritti regolarmente al PD – siano candidati in liste alternative al PD, o comunque non autorizzate dal PD, in occasione di elezioni amministrative. In tal caso tali soggetti sono esclusi dall’Anagrafe degli iscritti e dall’Albo degli Elettori e non possono essere iscritti per l’anno in corso e quello
successivo. Per meglio identificare il limite temporale, per “anno in corso e quello successivo” si intende l’anno relativo alla campagna di tesseramento al PD, che può non coincidere con l’anno solare”. Tale interpretazione esclude Oliverio dal tesseramento al Pd e quindi dal partito almeno fino al 31 dicembre 2024.

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