Quel luogo è utopia presente e spazio aperto
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“Canterò adesso con ancora più entusiasmo e ovunque me lo chiedano, la mia ballata su Riace”. E’ quanto afferma la cantautrice calabrese Francesca Prestia, autrice del brano “Riaceforever” dedicata all’esperienza del paesino della Locride. “Perché Riace – aggiunge Prestia – non è solo Riace. È l’utopia del nostro tempo schiacciato sul presente e sul passato. E la posta in gioco è altissima. Se perde Riace, un sistema di accoglienza e integrazione alternativo alle città impaurite dell’Occidente tecnocratico e finanziario, perde l’umanità e la dignità delle persone di qualsiasi colore e di ogni nazionalità”. “Ho stima immensa per i magistrati e per il sistema giudiziario – sostiene ancora la cantautrice calabrese – perciò la speranza è che si faccia in fretta nel diradare ogni ombra. Ciò che Riace rappresenta va oltre la Locride, come dico nella ballata: è una realtà in cui si è lavorato per dare fiducia a persone che scappano dalla carestia e dalla guerra, uno spazio aperto, volo di libertà”.