Lun. Nov 18th, 2024

A seguito di segnalazione da parte di un cittadino i militari del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Cosenza arrestavano un dipendente dell’Agenzia delle Entrate
che, per compiere atti del proprio ufficio, richiedeva una somma di denaro.
In particolare un contribuente si recava presso l’Agenzia delle Entrate per la registrazione di
un atto di successione ed un impiegato addetto al servizio di assistenza, gli prometteva una
speditiva evasione della pratica in cambio della consegna di trecento euro in contanti.
L’impiegato inoltre per convincere il cittadino che non si trattava di un atto dovuto gli
rappresentava che l’attività svolta, se richiesta ad un professionista, sarebbe costata molto di
più.
Il soggetto, avendo già versato l’imposta per l’atto di successione, si insospettiva per
l’anomala richiesta del pubblico funzionario e segnalava il fatto alla Guardia di Finanza.
Immediatamente venivano avviate indagini di polizia giudiziaria, coordinate da questa
Procura della Repubblica, che confermavano l’indebita richiesta di denaro da parte del
pubblico ufficiale per attività del proprio ufficio.
In particolare venivano intrapresi servizi di osservazione ed appostamento nonché
intercettazioni ambientali finalizzate a verificare e documentare la natura della richiesta e le
modalità del pagamento del denaro.
Identificate le banconote destinate all’indebito pagamento, i militari filmavano l’incontro tra
il pubblico funzionario ed il cittadino con la consegna di una somma di denaro.
Ricevuto il denaro, il pubblico funzionario consegnava l’attestazione di avvenuta
registrazione dell’atto.
Contestualmente i finanzieri intervenivano e traevano in arresto il pubblico ufficiale e
sequestravano il denaro consegnato che verrà restituito al cittadino.
Il Gip presso il Tribunale di Cosenza convalidava l’arresto ed applicava la misura cautelare
interdittiva nei confronti del funzionario.

Continua....


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La collaborazione, concreta e positiva, del cittadino parte offesa ha consentito di poter
sanzionare un comportamento illecito di particolare gravità, in quanto, per le sue modalità
operative è da intendersi come abitudinario.
Le indagini proseguono al fine di accertare altri e diversi episodi criminosi e si confida in
ulteriori collaborazioni dei cittadini.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
dott. Mario Spagnuolo