Mar. Lug 16th, 2024
Impugna forbici poi aggredisce agenti, arrestato da Ps

L’uomo era stato condannato in via definitiva a due anni di carcere in Lombardia per i reati di truffa, resistenza a pubblico ufficiale e reati fallimentari

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Era latitante dal 2021 Federico Putortì, 35 anni, originario di Reggio Calabria, ma residente a Brescia, arrestato dalla polizia della città dello Stretto, dopo un lungo inseguimento a seguito di una prima cattura. L’uomo era stato condannato definitivamente in Lombardia nell’agosto 2021 a due anni di carcere per reati fallimentari, falso e resistenza a pubblico ufficiale. Su di lui pendevano anche due mandati di cattura emessi in Romania per traffico di droga ed uno dalla Germania per appropriazione indebita. Inoltre, il suo nome compare anche in alcune inchieste della Dda di Milano, dalle quali emerge che il padre era in contatto con esponenti della ‘ndrangheta reggina. Su segnalazione dell’Interpol, la polizia di Reggio Calabria è riuscita a risalire ad un numero di cellulare riconducibile al latitante, localizzato, attraverso le celle telefoniche hanno, nel centro storico di Reggio Calabria. Alla vista degli agenti Putortì ha tentato la fuga, ma è stato immediatamente bloccato. In questura l’uomo ha lamentato un dolore al braccio, per il quale è stato accompagnato in ospedale. Tolte le manette per consentire ai medici di visitarlo, Putortì ha strattonato i poliziotti ed è fuggito. Le ricerche si sono concentrate nel quartiere Marconi, dove risiedono alcuni parenti, presso i quali Putortì era andato a rifugiarsi. La seconda fuga, quindi, è durata meno di 24 ore: dopo un tentativo di fuga, l’uomo è stato immobilizzato dagli agenti, costretti a sparare in aria colpi di pistola. Accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale dovrà scontare due anni di carcere inflittigli dal Tribunale di Brescia dopo che gli sono stati notificati anche i due mandati di arresto europei.

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