Mar. Lug 16th, 2024

E’ stato arrestato dalla polizia, della rinomata località turistica indonesiana Bali, il latitante di ‘ndrangheta Antonio Strangio. Il quarantenne, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è giunto stamane nell’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Düsseldorf, Antonio Strangio, consegnato alle autorità italiane dopo essere stato arrestato a Moers il 2 maggio scorso dal Bka in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal Gip di Reggio Calabria.

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Il provvedimento a carico di Strangio rientra nell’operazione “European ‘ndrangheta connection” eseguita, per la Polizia di Stato, dal Servizio centrale operativo e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Legato alla omonima ‘ndrina di San Luca e nota anche come “Janchi”, era ricercato per produzione e traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso, nell’ambito dell’operazione denominata “Eclissi 2”, che aveva portato, nel luglio 2015, all’esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti a cosche della ‘Ndrangheta del vibonese e in provincia di reggio per legami col clan Bellocco. Allora Strangio reso latitante nel 2016 scappando in Australia da dove essendo stato naturalizzato cittadino australiano, non poteva essere estradato. 

Un ulteriore lavoro che ha consentito alla Dda di avanzare al Gip richiesta di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Strangio, indagato per aver posto in essere condotte delittuose in materia di stupefacenti, aggravate dall’aver agevolato la cosca di ‘ndrangheta dei Pelle-Vottari di San Luca. Antonio Strangio é accusato, in particolare, di avere detenuto e messo in vendita a Domenico Pelle, di 27 anni, che accettava l’accordo, 4 o 5 pacchi di cocaina che quest’ultimo avrebbe dovuto tagliare per poi distribuirli nella piazza di Milano, pagandola all’esito o scambiandola con eroina.


Quella di Strangio è un’operazione che segue di poche ore la notizia, rimbalzata su tutte le testate internazionali, della cattura avvenuta a Saint Etienne in Francia di Edgardo Greco, latitante da 17 anni, noto come “chef della ‘ndrangheta” e condannato all’ergastolo per duplice omicidio. Con Strangio sono 42 i latitanti arrestati in tutto il mondo in poco meno di tre anni dall’avvio del Progetto I Can, che sta raccogliendo i risultati di un lavoro volto a far crescere nelle forze di polizia di 13 Paesi (quelli più esposti alla minaccia) la consapevolezza della pericolosità globale dalla ‘Ndrangheta, che fino a poco tempo fa veniva considerata un fenomeno folcloristico italiano e non una potente organizzazione criminale che si è fatta impresa in tutto il mondo, che opera attraverso piattaforme criptate, paga in criptovalute e che inquina il tessuto economico e finanziario delle realtà che “colonizza”.

redazione@telemia.it

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