Mar. Lug 16th, 2024

Discussione sulla modifica di alcune norme statutarie che regolamentano la banca cittanovese. Gli esperti del settore evidenziano alcune anomalie

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Si prevede un’assemblea infuocata quella che si terrà domani a Cittanova per l’approvazione del nuovo statuto della Banca del Credito Cooperativo locale. L’istituto di credito cooperativo lo scorso anno è stato toccato da un provvedimento pesante di Banca d’Italia che lo ha commissariato per «gravi irregolarità e ripetute violazione delle norme antiriciclaggio». Ora i commissari nell’assemblea di domani porteranno ai soci del Credito Cooperativo alcune modifiche delle norme statutarie che regolamentano la banca cittanovese. A spulciare le novità che i tecnici di Palazzo Koch vorrebbero apportare risalta agli occhi il nuovo articolo 32 del documento che prevede una serie di discriminanti che limitano l’accesso al potenziale Cda.

“Gli amministratori – si legge nella bozza del nuovo statuto – devono avere conseguito un diploma di laurea o di scuola secondaria superiore in materie giuridiche-economiche-finanziarie-scientifiche e possedere alternativamente uno dei requisiti di professionalità di seguito indicati…”, fin qui nulla di particolare da segnalare, ma l’anomalia, come è stata definita da alcuni esperti giuridico-contabili contattati dalla nostra redazione, è nel passaggio seguente: “aver assunto incarichi di amministrazione in enti a carattere mutualistico o in società aventi una dimensione e complessità maggiore o assimilabile (in termini di fatturato, natura e complessità dell’organizzazione o attività svolta) a quella della banca”. “Risulta difficile da interpretare – sostengono gli esperti – il riferimento tecnico da prendere in considerazione per aspirare all’ingresso nel nuovo Cda”.

L’aspetto più discriminante, però, soprattutto per una banca di Credito Cooperativo imperniata su un’assemblea di soci, risulta essere il capitolo successivo quando nella nuova bozza si parla di “essere professore universitario di ruolo, oppure avere svolto attività di insegnamento universitario per almeno tre anni consecutivi o aver assunto l’incarico di insegnante di ruolo presso scuole secondarie di secondo grado per almeno 15 anni consecutivi in materie giuridiche-economiche-finanziarie-scientifiche” per essere eletti nel Cda e quindi far parte della nuova governance della banca. “Questi fattori – a detta dei tecnici interpellati – tendono ad escludere dalla scelta figure professionali, come, ad esempio, avvocati e commercialisti o esperti contabili”. Un’ulteriore novità da valutare è la modifica del sistema di voto. Si passerà, infatti, dal voto singolo a quello di lista e la lista potrà essere presentata dal Cda uscente o da soci che rappresentano almeno il 20%. A chi legge questo articolo spetta l’ardua sentenza di capire cosa sta avvenendo dietro le quinte della banca cittanovese.

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