Emilio Angelo Frascati, Antonio Messina e Lorena Franco assolti con formula ampia, mentre le condanne per altri imputati vengono rideterminate dalla Corte d’appello di Reggio Calabria, con importanti sconti di pena
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La Corte d’appello di Reggio Calabria ha emesso una sentenza importante nel processo d’appello “Gotha”, il filone di giudizio legato all’inchiesta sulla presunta cupola politico-affaristico-mafiosa che avrebbe controllato la vita pubblica e sociale di Reggio Calabria nel primo decennio degli anni 2000. Tre imputati sono stati assolti con formula ampia: l’imprenditore Emilio Angelo Frascati, l’ex sindaco di Villa San Giovanni Antonio Messina, e Lorena Franco, coinvolti nelle accuse di appartenere a un’organizzazione mafiosa che avrebbe gestito in modo illecito vari settori dell’economia e della politica reggina.
Contestualmente, sono state rideterminate le condanne per altri imputati, a seguito della sentenza di annullamento della Corte di Cassazione: 10 anni di reclusione per l’avvocato Giorgio De Stefano, 12 anni per Roberto Franco, 8 anni per Domenico Marcianò e 3 anni per Antonino Nicolò. La Corte ha inoltre disposto che non dovesse procedersi nei confronti di Giovanni Pellicano, a causa della prescrizione del reato a lui contestato.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni, ma già ora si segnala l’importante differenza rispetto al primo grado, con le assoluzioni che rappresentano un punto di svolta per gli imputati coinvolti. Per quanto riguarda il processo ordinario “Gotha”, che ha visto l’assoluzione di numerosi politici, imprenditori e professionisti, il troncone giudiziario resta ancora fermo alla sentenza di primo grado.
Il processo ha rappresentato un capitolo rilevante nelle indagini antimafia su Reggio Calabria, che hanno messo in luce le complesse dinamiche tra politica, affari e criminalità organizzata.