Mer. Ago 7th, 2024

Forum Famiglie e Centro Agape invitano i parlamentari calabresi a vigilare sull’attuazione della riforma dei Tribunali per i Minorenni, garantendo risorse e supporto necessari per preservare la giustizia familiare e minorile nella regione

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

E’ una buona notizia, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del  Decreto Legge che determina il rinvio di una delle parti più significative della riforma Cartabia in materia di giustizia civile. Si posticipa di un anno la messa a sistema del tribunale della famiglia, arco temporale che dovrebbe, si auspica, permettere di ponderare le criticità sollevate da magistratura e avvocatura rispetto al nuovo iter e tra gli aspetti preoccupanti spiccano la carenza di organici e l’adeguata copertura finanziaria. In una nota congiunta Claudio Venditti del Forum  regionale delle associazioni familiari e Lucia Lipari del Centro Comunitario Agape, ricordano che con  la  riforma del processo civile, attuata con il decreto legislativo n. 149/2022, è stato infatti istituito il Tribunale Unico per persone, minori e famiglia con un rito unico per i procedimenti che riguardano questi soggetti. Si tratta di una attribuzione di competenze in precedenza ripartite tra tribunale ordinario, giudice tutelare e tribunale per i minorenni. Il differimento dell’entrata in vigore del tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie ad ottobre 2025, permetterà quindi l’applicazione degli strumenti essenziali e dei correttivi atti ad assicurare l’effettiva operatività del personale che ne sarà parte attiva e della opportuna dotazione delle strutture. Questo è l’auspicio condiviso, perché risulta quanto mai importante garantire la prosecuzione dei procedimenti maggiormente incisivi sulla responsabilità genitoriale in questa fase di passaggio e in vista della costituzione del nuovo Tribunale favorire la specializzazione delle sezioni di Corti d’Appello dedicate alla materia familiare e minorile, introdurre un’adeguata disciplina transitoria. Il nostro sistema giudiziario non può permettersi ritardi nei processi e atti che compromettano la qualità della giustizia in danno delle famiglie, dei minori e dei soggetti vulnerabili. L’attività svolta dal Tribunale per i Minorenni finora è stata cruciale per salvaguardare in particolare i diritti dei minori vittime di crimini domestici, inseriti in quei contesti in cui il paradigma offensivo si sviluppa quotidianamente. Si deve fare pertanto  di tutto per  scongiurare possibili disfunzioni nel sistema giudiziario. Per questo è necessario considerare che oltre allo slittamento, il Ministero della Giustizia provveda alla destinazione di fondi per l’assunzione di personale, anche di carattere ammnistrativo, che possa supportare la  riforma  che sin dalla sua stesura non ha ritenuto di prendere in considerazione le effettive realtà degli uffici giudiziari e dei territori. Pensiamo in particolare ai Tribunali per i minorenni di Reggio e di Catanzaro che operano  in contesti dove la criminalità organizzata, le sacche di povertà e la debolezza del sistema del Welfare producono fenomeni gravi e diffusi di disagio sociale e di devianza, veri e propri avamposti di legalità che rischiano di essere  privati della loro funzione di tutela dei minori  per la mancanza di risorse a cui si unisce la complessità del nuovo quadro legislativo. Forum e Agape chiedono in particolare ai parlamentari calabresi di farsi carico in questo anno di un forte impegno per seguire l’iter della riforma rappresentando a livello di Governo e del parlamento la situazione degli uffici giudiziari della regione coinvolti.

Print Friendly, PDF & Email