A proposito del taglio delle querce nella omonima via è doveroso da parte dell’A.C. e, nello specifico, dell’Assessore all’Ambiente, Anna Romeo, offrire alla cittadinanza qualche delucidazione.
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Premesso che si è trattato di un episodio che ha scosso anche l’A.C., molto sensibile ai problemi ambientali, bisogna innanzitutto chiarire che gli alberi di cui si tratta ricadevano, tutti, su suolo privato e, tutti, non stavano in asse.
Ricevuta la richiesta di autorizzazione al taglio, l’ufficio competente, territorio e ambiente, previo sopralluogo e relazione dei VV.UU., autorizzava il taglio, posto che si trattava, a detta dei VV.UU. di alberi pericolanti, potenzialmente lesivi dell’incolumità pubblica.
È doveroso specificare, tuttavia, che tale autorizzazione era un di più da parte dell’ufficio, in quanto non dovuta.
I proprietari, quindi, iniziavano a tagliare e, al contempo solo qualche accorto e vigile cittadino denunciava il fatto.
Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente si sono prodigavano ad effettuare tutte le verifiche possibili, investendo le autorità competenti, le quali, all’unisono, tutte dichiaravano che non si trattava di alberi monumentali (ossia soggetti a vincoli), che il censimento che si sarebbe dovuto fare degli alberi monumentali ricadenti nel territorio comunale era scaduto nell’anno 2014, infruttuosamente per il Comune di Siderno, in quanto tale censimento non era stato effettuato e che, quindi, non vi era ragione alcuna che ostava al taglio degli alberi da parte dei proprietari.
Nonostante tutte le argomentazioni spese con i proprietari nel tentativo di dissuaderli dal compiere questo atto, questi ultimi continuavano sulla loro strada, completando il taglio.
Questi i fatti.
È utile, tuttavia, ricordare ai cittadini che il problema del censimento degli alberi e del verde pubblico è stato uno dei primi problemi ad essere affrontato dall’Assessore all’Ambiente: una delle peculiarità che ha distinto il lavoro dell’assessorato sin dall’insediamento è infatti quella della piantumazione di migliaia di alberi e piante sul territorio comunale. Questo a dimostrazione dell’attenzione che c’è verso il problema.
Per quale motivo si è stati costretti a rimandare il censimento ad altri momenti?
Perché anche il censimento del verde pubblico costa denaro e fino ad oggi non c’è stata la disponibilità in bilancio per affrontare questo problema.
Si sta amministrando con una coperta cortissima e strettissima nella speranza di uscire presto dal dissesto finanziario e potere affrontare con maggiore tranquillità anche problemi annosi, che mai sono stati affrontati da nessuna amministrazione passata, come quello del censimento del verde pubblico.
Da parte dell’Assessore c’è l’augurio che cittadini, anche specialisti in materia, vogliano collaborare sul problema in maniera assolutamente gratuita. A tal fine sta predisponendo uno schema di disciplinare di servizio, proprio per regolamentare i rapporti fra l’ Assessorato all’Ambiente ed i cittadini che intenderanno aderirvi.