Mar. Ott 1st, 2024

Purtroppo i lavoratori dei centri di riabilitazione per disabili delle strutture AIAS e Csr (circa 14.000 lavoratori di 14 Centri in convenzione con la Regione) si sono visti presentare un rinnovo di contratto capestro, mentre gli stessi speravano di essere equiparati ai colleghi della sanità pubblica e privata; invece, si sono visti proporre un CCNL peggiorativo.

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La rottura si è consumata il 15 luglio durante il vertice tra il comitato nazionale dell’Aias onlus- Csr. I riabilitatori dei centri di Catania, Palermo, Giarre, Belmonte Mezzagno, Caltanissetta, Marsala, Mazara del Vallo, Salemi, Alcamo, Paceco, Randazzo, Acireale, Gela, Castelvetrano hanno uno stipendio base di circa 1.200,00 € netti a fronte dei 1.500,00 € dei riabilitazioni dell’ospedalità privata e degli oltre 1.800,00 € dell’ospedalità pubblica.

Dopo dieci anni di stallo, si prefigurava di poter ottenere una  equiparazione ai riabilitatori della sanità pubblica e privata. “E invece hanno proposto un contratto per molti versi peggiorativo, con l’aumento fittizio dello stipendio di 90 euro, di cui 80 già erogati negli anni passati a titolo di acconto sui futuri miglioramenti. L’aumento reale è quindi di 10 euro mensili dopo ben dieci anni di contratto scaduto“.

Vi sarebbero anche problemi su istituti contrattuali essenziali come la malattia, pagata al 100% solo dal ventunesimo giorno in poi, anche le ferie sarebbero state diminuite e la maternità sarebbe stata penalizzata.

Che dire al peggio non c’è mai fine, ormai bisogna temere i rinnovi dei CCNL, visto quanto sta succedendo con AIAS, Confintesa Sanità auspica un ripensamento concreto di questo rinnovo poiché stante le cose attuali non si può sicuramente accettare da nessun punto di vista”, così dichiara Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia.