“In altre parti Italia e mondo utilizzati protocolli e misure”
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di Raffaella Silvestro
Oggi, nella giornata che ricorda che ricorda
al mondo la malattia di Alzheimer e i suoi
oltre 40 milioni di vittime, voglio sottolineare l’importanza
della ricerca, dell’assistenza ai pazienti e il sostegno ai
familiari come armi indispensabili per dare risposte concrete al
quotidiano e la speranza di un futuro di forte contrasto ad una
delle malattie più devastanti per il paziente, la famiglia e la
società”. Amalia Bruni, direttrice del Centro di Neurogenetica
di Lamezia Terme e candidata per il centrosinistra alla guida
della Calabria “affida a una riflessione – é detto in un
comunicato – il suo pensiero su questa malattia così
devastante”.
“La pandemia Covid – aggiunge Amalia Bruni – ha determinato
tanti morti soprattutto tra i nostri pazienti fragili e, in ogni
caso, aggravato i loro sintomi e lo stress già alto dei loro
familiari. La ripartenza verso verso una qualità di vita
possibile è ancora lontana e per alcune aree del Paese
inesistente. La speranza di farmaci più efficaci rispetto agli
attuali ancora non è completamente realizzata. Per questo è
necessario l’impegno incessante e contemporaneo dei Governi e
delle Istituzioni, degli enti di ricerca, delle società
scientifiche, delle associazioni dei familiari e della
collettività tutta verso una prevenzione possibile, una diagnosi
precoce e tempestiva, strategie terapeutiche e percorsi
socio-assistenziali dedicati e personalizzati, al fine di
sviluppare e permettere alle persone con malattia di Alzheimer,
in ogni regione del mondo e in ogni area del nostro Paese, la
migliore qualità della vita. E infatti nelle altre regioni e in
tante altre parti del mondo utilizzano protocolli e misure nate
all’interno del nostro Centro di Neurogenetica di Lamezia. Solo
in Calabria, una Regione gestita con incapacità, indifferenza e
incompetenza, giacciono ancora nei cassetti a distanza di anni”.
“Noi dobbiamo cambiare questa tendenza – conclude la candidata
alla presidenza della Regione – ed essere al passo con il resto
d’Italia. Infine un appello: sosteniamo tutti la ricerca. Quella
vera non ha colori politici. Solo la ricerca potrà salvare
l’umanità dai grandi pericoli che incombono su di noi nei
prossimi anni”.