Gio. Set 19th, 2024

Il Ministero dell’Ambiente approva il primo lotto da 9 miliardi, ma il progetto completo potrebbe superare i 30 miliardi. Mancano finanziamenti e progetti definitivi, mentre la regione attende risposte sul futuro dell’opera.

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Il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera al primo lotto del raddoppio dell’alta velocità sulla linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Il tratto iniziale, da Battipaglia a Romagnano, copre 35 km e i costi sono già lievitati da 7 a 9 miliardi, ancora prima dell’avvio dei lavori. Nonostante l’opera sia considerata centrale per il Sud, con costi stimati tra i 22,5 e i 29 miliardi di euro, il futuro del progetto rimane nebuloso. Infatti, non è ancora stata condotta un’analisi costi-benefici, lasciando molte incognite sulla reale efficacia dell’intervento.

Ciò che rende la situazione ancora più incerta è la mancanza di chiarezza su cosa accadrà dopo Praia a Mare, nell’alto Tirreno cosentino. Nonostante sia stato aperto un dibattito pubblico per discutere il tracciato, il secondo lotto del progetto, che avrebbe dovuto collegare Cosenza e Catanzaro, è stato dichiarato irrealizzabile a causa di problemi geologici e costi proibitivi. Si è quindi optato per un tracciato alternativo lungo la dorsale tirrenica, escludendo la zona jonica e lasciando molte comunità senza un collegamento adeguato.

Il Partito Democratico ha sollevato forti critiche, richiedendo trasparenza sui finanziamenti. L’ex deputata Enza Bruno Bossio ha accusato il governo attuale di aver cancellato 10 miliardi destinati all’opera, stanziati dall’esecutivo precedente. Entrambi lei e Franca Sposato, responsabile infrastrutture del Pd, hanno sollecitato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a ottenere risposte dal Ministro Salvini. La domanda che aleggia è se l’alta velocità arriverà mai in Calabria, o se la regione rimarrà ancora una volta tagliata fuori dai grandi progetti infrastrutturali del paese.