Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) che chiedeva la custodia cautelare in carcere per Paolo Aurelio Errante Parrino, 77 anni, figura centrale nell’ambito della maxi inchiesta “Hydra”. L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, si concentra su una presunta alleanza tra Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra, che avrebbe formato un “sistema mafioso” attivo in Lombardia. Secondo gli inquirenti, Errante Parrino sarebbe stato il punto di collegamento tra questo presunto consorzio mafioso e Matteo Messina Denaro, storico capo di Cosa Nostra, nonché cugino di Errante Parrino, morto nel settembre 2023.
Continua....
Il Riesame ha emesso una serie di ordinanze in risposta ai ricorsi della Dda, rappresentata dal pm Alessandra Cerreti, con il sostegno della direzione di Marcello Viola e Alessandra Dolci. I giudici hanno accolto la tesi principale dell’accusa, riconoscendo l’esistenza di una presunta associazione mafiosa unitaria che legava affiliati delle tre principali organizzazioni criminali italiane. Inizialmente, circa un anno fa, il gip Tommaso Perna aveva rigettato la maggior parte delle richieste di misure cautelari, approvando solo 11 arresti su 153 e rifiutando l’idea di una cooperazione mafiosa tra le tre organizzazioni, definita dai pm come un “sistema mafioso lombardo”. La Dda ha successivamente fatto ricorso contro la decisione, chiedendo la revisione per 79 imputati.
Nei giorni scorsi, il Riesame ha iniziato a notificare le nuove ordinanze, confermando l’accoglimento di diversi ricorsi. Tra questi, oltre a Errante Parrino, ci sono anche Bernardo, Domenico e Michele Pace, per i quali è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Tuttavia, la decisione non è immediatamente esecutiva e potrà essere impugnata in Cassazione dagli imputati.
L’inchiesta “Hydra” continua a rivelare nuovi sviluppi, mentre le autorità cercano di chiarire i dettagli di un presunto intreccio criminale che avrebbe collegato le principali mafie italiane attraverso figure di rilievo come Errante Parrino, considerato il fulcro di questa alleanza mafiosa in Lombardia.