Mar. Ago 6th, 2024

Tra qualche giorno sarà aperto dall’ASP a Siderno il Centro Vaccini, che opererà in uno dei locali dell’ex Ospedale di Siderno.
Iniziativa, questa, senza dubbio lodevole, essendo necessario in questa situazione di terribile pandemia dotarsi anche nella Locride di un Centro Territoriale per le Vaccinazioni Covid 19, che possa garantire un lavoro più agevole e snello, consentendo agli Operatori Sanitari preposti di poter vaccinare nel più breve tempo possibile il maggior numero di persone, nell’intento di porre un argine al dilagare dei contagi, e cosi mettere al sicuro Operatori Sanitari, Medici ed infermieri ed il personale tutto dell’Asp, per poi procedere con la vaccinazione dell’utenza, a cominciare dagli anziani, agli oncologici, agli immunodepressi, ai cardiopatici …e via via, sino a vaccinare tutto il resto della popolazione.
Ottima iniziativa, questa, che purtroppo stride non poco, laddove si considerino criteri e modalità attraverso i quali l’ASP e’ pervenuta all’ individuazione dei locali da adibire a Centro Vaccini.
A farne le spese, in questa bailamme è un Servizio estremamente delicato ed importante le cui competenze si estendono a tutto il comprensorio Jonico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, da Monasterace a Palizzi.
Parliamo della Struttura Complessa Ser.D. (Servizio per le Farmacotossicodipendenze, le Alcoldipendenze, le Ludopatie e le cosiddette Dipendenze senza sostanze). Servizio, questo, di importanza strategica, aperto ad una vasta utenza del territorio, composta da persone fragili, problematiche…soggetti per lo più emarginati, spesso affetti da patologie psichiatriche associate e disturbi del comportamento, costretti a vivere nel contesto sociale contemporaneo uno stato di emarginazione che purtroppo incide negativamente sulle dinamiche terapeutiche e socio riabilitative.
Questa gente sfortunata e fragile merita attenzione, ascolto, comprensione, oltre naturalmente a necessitare di tutti gli interventi destinati al monitoraggio delle loro codizioni tossicologiche, psicofisiche e comportamentali, oltre agli interventi destinati al loro recupero, al trattamento ed al reinserimento socio lavorativo e familiare.
Parliamo, dunque, di persone svantaggiate, che vivono una condizione drammatica di solitudine, sofferenza ed emarginazione, e di famiglie, anch’esse costrette a vivere nell’angoscia e nel dramma, che i loro congiunti caduti nel tunnel della dipendenza inevitabilmente scatenano.
Quel che di strano sottende questa decisione dell’Azienda Sanitaria è il criterio usato nella individuazione dei locali nei quali ubicare il Centro Vaccini, e le modalità inusuali adoperate nella fattispecie.
Si è preferito infatti agire con la consueta prepotenza istituzionale, quella arroganza che il potere, di solito, mette in atto quando si ha che fare con persone fragili e sofferenti, con gente senza voce e senza identità, come purtroppo sono condannati ad esserlo Tossicodipendenti, Alcolisti e Ludopatici..
Nella scelta dei locali dove ubicare il Centro Vaccini si e’ scatensta una frenetica serie di sopralluoghi nei locali assegnati a suo tempo al Ser.T., dopo di che, a stretto giro, è stato deciso dall’alto di percorre la strada più breve e piu’ agevole, quella certamente più semplice e con minori grattacapi, si è deciso percio’ di sfrattare il Sert.T. dal proprio habitat naturale, da quei locali, che dopo anni di lotte, eravamo riusciti ad ottenere nell’intento di salvaguardare in uno la privacy dell’utenza, la sicurezza degli operatori ed il rispetto dei requisiti di legge che si impongono per tutti i locali destinati ad ospitare un Servizio Socio Sanitario così importante e delicato.
Un atto di arroganza istituzionale, questo, senza precedenti, che penalizza oltremodo e discrimina un’ utenza fragile e problematica, espropriata in modo traumatico del proprio luogo di cure, di quello spazio che, con perseveranza si era realizzato nell’intento di garantire in uno la privacy all’utenza, la sicurezza agli operatori ed il rispetto delle normative di legge da osservare e rispettare nei i locali da destinare ai Ser.T.
Le attese degli Operatori in verità da tempo erano ben altre… ci si attendeva infatti da anni una risposta positiva da parte dell’Azienda, si attendeva da tempo l’ adeguamento della pianta organica e l’invio di nuovo personale, atteso che la pianta organica di questa importante Struttura Complessa negli anni e’ stata purtroppo falcidiata da pensionamenti e trasferimenti di personale.
Un organico, quello del Ser.D. drammaticamente carente nelle diverse figure professionali, per cui era necessario ed urgente inviare nuovo personale per dare maggiore slancio operativo alla Struttura, le cui prestazioni sono oggi garantite all’utenza dal poco personale in servizio quotidianamente, a costo di enormi sacrifici e rinunce.
Il Centro Vaccini a Siderno andava realizzato dunque adeguando uno dei tanti spazi morti e fatiscenti che vi sono all’interno dei locali che ospitavano l’ex Ospedale di Siderno, guardandosi bene dal sacrificare, con modalità e metodi assai discutibili, un Servizio altrettanto importante, che opera in un settore strategico e assai delicato, quale appunto quello delle fragilità.
Si e’ preferito applicare per l’ennesima volta la legge del più forte, piuttosto che agire salvaguardando il diritti alla salute ed alle cure di una utenza che ancora una volta è stata trattata come fosse figlia di un Dio minore.
Dott. Francesco De Matteis
Già Direttore S.O.C. Ser.D. Siderno

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