Ven. Ott 4th, 2024

Il consigliere regionale del Pd chiede al governo di nominare un nuovo commissario per la Statale Jonica, evidenziando la contraddizione legata alla posizione di Simonini

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«La notizia del licenziamento di Massimo Simonini da parte di Anas, riportata da diversi organi di informazione nazionali, non può non avere conseguenze anche per la Calabria», afferma Ernesto Alecci, consigliere regionale del Partito Democratico. Alecci fa riferimento al paradosso legato alla posizione di Simonini, che nonostante la revoca del suo incarico in Anas, continua a ricoprire il ruolo di commissario straordinario per la statale 106 Jonica.

Il licenziamento, secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe legato all’inchiesta sugli appalti Anas, che coinvolge anche l’ex amministratore delegato dell’azienda, Tommaso Verdini. Pur auspicando che Simonini dimostri la sua estraneità ai fatti contestati, Alecci sottolinea l’anomalia della situazione: «È singolare che Simonini, pur essendo stato licenziato, debba continuare a collaborare con la stessa azienda che lo ha sfiduciato, prendendo decisioni strategiche insieme ai vertici di Anas».

Il consigliere regionale ha già in passato chiesto al Governo la nomina di un nuovo commissario per la SS 106, sostenendo che il doppio incarico di Simonini – che gestisce anche la E78 Fano-Grosseto – ha spesso impedito la sua partecipazione a incontri cruciali con le istituzioni calabresi. Alla luce del suo recente licenziamento, Alecci rinnova l’appello al Ministro Salvini e all’esecutivo affinché la gestione dei lavori della Statale Jonica venga affidata a una figura esclusivamente dedicata al progetto. «La SS 106 è una strada di fondamentale importanza per la nostra regione, che ha già visto troppe vittime e sofferto innumerevoli ritardi», aggiunge Alecci.

«Pur augurando a Massimo Simonini tutto il meglio – conclude il consigliere – il futuro della Calabria è troppo importante per essere gestito in queste condizioni di incertezza. È necessario un commissario che possa concentrarsi pienamente e senza distrazioni sul completamento dell’opera».