Intervento di Messa in Sicurezza a Grotta della Rena: Dallo Smottamento alle Soluzioni Concrete
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Era il dicembre del 2020 quando uno smottamento aveva interessato quella parte del costone della pietra di San Marco che sovrasta il rione di Grotta della Rena. Ventidue erano state le persone evacuate. Alcune abitazioni, infatti, erano rimaste lesionate dalla frana, altre erano state solo colpite. Una sola era stata completamente distrutta (insieme ad un pollaio) e pure una Smart era rimasta seppellita nel crollo. Nessun ferito, per fortuna, se si considera la portata dell’evento.
Il sopralluogo condotto dagli uffici comunali con la Protezione Civile Regionale e il Comando dei Vigili del Fuoco di Cosenza, aveva evidenziato la necessità della bonifica della parete rocciosa attraverso la rimozione dei radicamenti e delle piante nonché il disgaggio di parti e/o frammenti di roccia a rischio di distacco e caduta, consolidamento in sito delle masse a rischio non removibili; degli interventi di manutenzione e pulizia delle opere di regimazione delle acque, della strada a monte del sito, dei fossi e degli impluvi al fine di facilitare il più possibile il corretto deflusso delle acque meteoriche.
Così l’amministrazione comunale s’è messa subito al lavoro per reperire i fondi e far partire gli interventi. Si erano richiesti, complessivamente, 468 mila euro per tutta una serie di lavori visto che sopra l’area passa la strada che collega contrada Fiego col centro città. In collaborazione con la Regione Calabria, quindi, si è reperito un finanziamento per procedere alla messa in sicurezza della sola area di Grotta della Rena firmando la convenzione che ha portato nelle casse comunali 150mila euro. «Inizialmente – ha commentato il sindaco Gianni Papasso – c’è stata una campagna di indagini strumentali ed accertamenti riguardo alle caratteristiche geomorfologiche, geologiche, idrogeologiche effettuata in collaborazione con il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra DiBEST dell’Università degli studi della Calabria. Dalle prime verifiche era emerso come quel tipo di roccia sia facilmente sottoposta a distacchi tanto è vero che nel corso degli anni ci sono stati una serie di altri distacchi di modesta entità».
Ieri, infine, sono stati affidati i lavori per la messa in sicurezza del costone che sarà effettuato con una operazione di chiodaggio per fissare i massi sottoposti a scivolamento. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, il vicesindaco Antonino Mungo, il presidente del consiglio Lino Notaristefano, il dirigente dell’area Tecnica ingegnere Luigi Serra Cassano, il responsabile della squadra manutenzione Peppino Perri, la Polizia locale col vicecomandante Marcello Papasso.
Presenti anche Vincenzo Napoli, amministratore unico della Aldeca Srl che eseguirà i lavori, Paolo Stilla, direttore dei lavori, il rup geometra Pasqualino Chidichimo oltre ad alcuni cittadini giunti sul posto per conoscere i dettagli dell’intervento.
«Il tempo utile per dare completati i lavori a norma del capitolato d’appalto – ha concluso il sindaco – è di 180 giorni dalla data di consegna dei lavori ma l’impresa ci ha assicurato che saranno completati entro un paio di mesi al massimo così potremo far rientrare in casa tutti coloro erano stati evacuati per precauzione».