“Un bambino di 10 anni è stato colpito da un proiettile all’addome in un agguato di chiare modalità di ‘ndrangheta e ora combatte fra la vita e la morte.
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Non aveva colpe, se non quella di amare gli animali e trovarsi in campagna accanto a un adulto, ucciso dalla raffica di pallettoni.
La Calabria è con te, piccolo.
Sei figlio di tutti noi e noi siamo in prima fila nella lotta alla violenza e alla ‘ndrangheta”.
Mario Oliverio
Presidente della Regione
Quando nemmeno la presenza di un bambino di 10 anni dissuade da un attentato alla vita, non dobbiamo parlare solo di mafia, ma di bestialità sconfinata, cui rivolgo il mio più accorato stigma. Sprono il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a conferire priorità assoluta alla lotta alla mafia e che sia davvero la volta buona. Siamo stanchi di far crescere i nostri bambini nel far west più impunito”. Lo afferma, in una dichiarazione, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in relazione all’omicidio a Seminara di Giuseppe Fabio Gioffrè ed al ferimento di un bambino di dieci anni.
“Stiamo lavorando. – è l’unico commento del procuratore Giovanni Bombardieri – La collega di turno è in contatto con la Procura di Palmi e sta acquisendo tutte le informazioni dai carabinieri. Stiamo verificando le condizioni di questo bambino. La vittima è un soggetto riferibile alla cosca. Il ferimento di una persona innocente è un fatto gravissimo. Siamo intervenuti immediatamente per un omicidio che rientra nella competenza della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria”.
‘Ndrangheta:parlamentari Pd, indegno chi colpisce un bambino
“Tutta la Calabria accanto a lui ed alla sua famiglia”
“L’unica colpa di trovarsi al posto sbagliato. Siamo profondamente colpiti dall’agguato avvenuto a Seminara, in cui l’esponente di una cosca è stato ucciso con evidenti modalità mafiose e un bambino di soli 10 anni è stata ferito gravemente all’addome e ora in un letto di ospedale combatte con tutte le sue forze”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Pd Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio. “Chi non si ferma davanti a una giovane vita, chi spara e colpisce un bambino – aggiungono – è un indegno e merita una unanime condanna pubblica. Sono ore delicate e attendiamo con ansia che dall’ospedale di Reggio Calabria possano arrivarci notizie positive sulle condizioni di Nicolay e siamo sicuri che gli inquirenti ci aiuteranno a capire presto chi sta dietro a queste menti e mani criminali. Tutta la Calabria in questo momento è accanto al bambino e alla sua famiglia”.