Mar. Lug 16th, 2024

Nel reparto di Polizia penitenziaria si registra una consistente carenza di organico che costringe il personale ad effettuare lunghi turni di servizio

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Ancora un’ aggressione ai danni del personale della Polizia penitenziaria. Questa volta è successo nel carcere di Cosenza dove, sabato sera, un detenuto italiano, del circuito di media sicurezza – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale – ha sferrato un pugno in testa all’agente della Polizia Penitenziaria che stava procedendo a far rientrare i detenuti dopo le attività di socialità.  Il collega aggredito ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. “Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega che ha subito l’aggressione (molte volte determinate da detenuti con problemi psichiatrici, la cui gestione va fatta in sezioni adeguate e con personale medico e paramedico) chiediamo che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per fronteggiare le continue violenze a danno del personale della polizia penitenziaria” si legge in una nota. Nel reparto di Polizia penitenziaria di Cosenza si registra, tra l’altro, una consistente carenza di organico che costringe il personale ad effettuare lunghi turni di servizio e a ricoprire, molte volte, più posti di servizio contemporaneamente, con tutte le conseguenze che ne derivano. Al 31 marzo scorso erano detenute 261 persone di cui 51 stranieri

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