Gio. Nov 21st, 2024

All’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme sono già in vigore misure di sicurezza rafforzate: l’ingresso della struttura è costantemente sorvegliato da un presidio fisso della Polizia di Stato e dalla presenza continua delle guardie giurate. Tuttavia, l’aggressione avvenuta lunedì sera contro il primario facente funzioni del Pronto Soccorso, il dottor Rosarino Procopio, ha imposto un ulteriore innalzamento del livello di vigilanza. Purtroppo, episodi di violenza, seppur verbale, si erano già verificati in passato, contribuendo a rendere difficile il lavoro del personale medico, che si trova a operare in condizioni di forte stress, con carenze di personale e un altissimo numero di pazienti da assistere ogni giorno.

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L’accaduto ha lasciato molto scosso il dottor Procopio, soprattutto per l’aspetto della premeditazione: l’aggressore, infatti, è arrivato in ospedale con un manganello nascosto sotto il giubbotto, pronto a colpire.

In seguito all’episodio, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha dichiarato l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento contro l’aggressore e ha espresso la volontà di fare lo stesso in eventuali futuri episodi di violenza ai danni del personale sanitario. L’aggressore, un giovane di 28 anni originario di Lamezia Terme di nome Carlo Sacco, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato grazie all’intervento del Commissariato di Polizia locale, in applicazione delle nuove norme che tutelano il personale sanitario dagli atti di violenza.