Dom. Set 1st, 2024

Il Tribunale respinge la richiesta di arresti domiciliari per l’uomo che ha aggredito medici e carabinieri, accogliendo le argomentazioni difensive sulla natura occasionale dell’episodio.

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Il Tribunale di Reggio Calabria ha convalidato l’arresto di G.A., 61 anni, residente a Sinopoli, tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito medici e carabinieri presso il Grande Ospedale Metropolitano (GOM) di Reggio Calabria. L’episodio si è verificato dopo che il personale sanitario aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine a causa del comportamento violento dell’uomo.

Nonostante la convalida dell’arresto, il Tribunale ha respinto la richiesta di applicazione degli arresti domiciliari, accogliendo le argomentazioni difensive presentate dall’avvocato Giuseppe Alvaro del Foro di Palmi. La difesa ha sottolineato l’occasionalità della condotta del 61enne, motivata da un forte stato di agitazione dovuto ai lunghi tempi di attesa e alle precarie condizioni di salute. Sebbene tali circostanze non giustifichino l’aggressione, hanno contribuito a ritenere l’episodio legato a contingenze specifiche e non a un comportamento abituale.

Il Tribunale ha inoltre preso in considerazione lo stato di incensuratezza dell’imputato e l’assenza di pericolosità sociale, valutando che, in caso di condanna, potrebbe essere concessa la sospensione condizionale della pena. Pertanto, il procedimento proseguirà con l’imputato in stato di libertà, e l’avvocato Alvaro ha già annunciato che sarà richiesta l’applicazione di un rito alternativo.

L’episodio, avvenuto in un contesto delicato come quello sanitario, sottolinea l’importanza di una gestione adeguata delle situazioni di emergenza e dei pazienti in condizioni di forte stress, al fine di prevenire episodi di violenza come questo.

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