Dom. Ago 18th, 2024

Sotto un vento sferzante di tramontana, frammisto a grandine e pioggia,Africo ha detto addio al suo poeta Pasquale Favasuli. Dalla sua abitazione di Via San Leo 37, il feretro è stato portato direttamente al cimitero, per volontà dello stesso congiunto che, sul piazzale antistante, ha ricevuto l’abbraccio di tutto un paese e di tanta gente venuta dai paesi vicini. L’Unione Poeti Dialettali,di cui Pasquale era membro, ha aperto la cerimonia dei saluti con Totò Mediati, l quale lo ha ricordato con un encomio funebre molto apprezzato dai presenti. Si sono quindi alternati semplici conoscenti e amici dell’illustre africese , i quali, insieme ad alcuni poeti dialettali , hanno tracciato un quadro esauriente dello scomparso, che è stato subito tumulato al cospetto di tutti i convenuti nel cimitero del suo paese.
( Di seguito la poesia che ho scritto per lui e letto prima della sepoltura )

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CARU PASCALI
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Ti scrivu chista littara, Pascali,
ora chi sta’ volandu senza pisu,
mi s’’a duni a San Petru,’u generali,
chi ndav’’i chjavi di lu pararisu.

<< Lapritisi li porti di ssu Regnu,
ca Pascali fu ‘n’omu bontatusu,
randi patr’’i famigghja e omu degnu,
umili, senza macchja e rispettusu .

Nnamuratu d’’a terra e di la genti,
rigalau sempi gioia ed allegria,
e si sbagghjau, fu ‘nvolontariamenti,
si riscattau cu amuri e pojisia >>

E mò, cu chista littara, Pascali,
chi t’’a spedisciu cu la fantasia,
ti dicu, comu poeta dialettali,
ca volia m’era bravu com’a ttia.

5/2/2020 Tuo Franco Blefari

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