Il sistema carcerario in Calabria, come nel resto d’Italia, è in preda a una serie di gravi problemi che minano il suo corretto funzionamento. La carenza di personale, la disorganizzazione strutturale e una gestione insufficiente delle problematiche legate al disagio mentale sono solo alcune delle criticità più pressanti che richiedono un intervento tempestivo e mirato.
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Secondo le dichiarazioni di Giovan Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe, la situazione è preoccupante e richiede un impegno deciso da parte delle autorità competenti. Durante evidenzia la cronica mancanza di personale e la disorganizzazione che deriva da decisioni politiche passate, come la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, che ha riversato un notevole carico di disagio mentale nelle carceri.
Per affrontare queste sfide, Durante sottolinea la necessità di assumere urgentemente nuovo personale e di rivedere la legge sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Inoltre, evidenzia la mancanza di personale sanitario specializzato all’interno delle carceri, ritardando la risposta alle esigenze di salute mentale dei detenuti.
L’amministrazione carceraria sta adottando progetti innovativi per affrontare queste criticità. Si sta lavorando su un progetto di schermatura degli istituti per prevenire l’uso di telefoni cellulari, che rappresentano un problema di sicurezza. Inoltre, l’utilizzo di droni per il controllo della sicurezza è in fase di implementazione, dimostrando la volontà di adottare tecnologie moderne per contrastare la criminalità.
Tuttavia, Durante sottolinea che c’è ancora molto da fare per rendere il sistema carcerario più efficiente e umano. Appella alla necessità di implementare la legge sulla separazione dei detenuti meritevoli da quelli non idonei per il regime aperto e sottolinea l’importanza di superare le resistenze al cambiamento.
In conclusione, affrontare le criticità nel sistema carcerario calabrese richiede un impegno congiunto da parte delle autorità competenti, dei sindacati e della società nel suo complesso. Solo attraverso un approccio collaborativo e orientato alla soluzione sarà possibile garantire un sistema carcerario che risponda in modo adeguato alle esigenze dei detenuti e della comunità.
