“Dei tanti e vari aspetti derivanti da quella che potremmo definire l’operazione RyanAir, ad avermi regalato più emozione è l’entusiasmo che la notizia ha infuso nei reggini. Percepire una popolazione di nuovo entusiasta, finalmente rispondente a qualche impulso è stata una sensazione bellissima, che non provavo da tempo. Chi dice che Reggio Calabria è morta si sbaglia di grosso. E “l’effetto RyanAir” (mi piace chiamarlo così) lo ha dimostrato. È stato come un elettroshock per tutti, risvegliando la popolazione da un torpore che va necessariamente superato. E questo è il momento.”
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Parole dell’Onorevole Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e Coordinatore regionale, il primo a credere fino in fondo ad una rinascita dell’Aeroporto dello Stretto e, con esso, di tutto il territorio reggino.
“Ovviamente per risollevare Reggio nella sua totalità serve ben altro, non basta solo aver portato qui la principale low-cost d’Europa. Però è un enorme passo avanti, uno strumento basilare, una straordinaria opportunità che va colta a 360 gradi da tutti: cittadini, tessuto sociale, imprese, istituzioni. E ci tengo a precisare che l’operazione RyanAir non è tanto importante per collegare Reggio con il Nord Italia e con l’Europa, quanto soprattutto per l’opposto. L’incoming rivestirà un ruolo molto più prezioso per la nostra Città e, di conseguenza, per tutta l’Area Metropolitana. Pensate a quanti cittadini stranieri, oltre che italiani di altre zone del Paese, potranno finalmente arrivare qui con un volo diretto, ad un costo umano, andando ad investire nelle nostre strutture ricettive, nei nostri bar e ristoranti, nei negozi del centro e della periferia, nei nostri siti archeologici, facendoci poi pubblicità diretta e indiretta tramite i canali social che al giorno d’oggi valgono più di uno spot televisivo. Ecco, è sull’indotto che si andrà a creare a partire dai prossimi mesi che vorrei far riflettere i reggini.”
“Mi pare evidente però – precisa a chiare lettere Cannizzaro – che a questo punto la Città dovrà fare la differenza. Non la sua parte, la differenza. Perché, se sapremo farci trovare pronti e organizzati, avremo una risposta inimmaginabile in termini di marketing territoriale, quindi economici e di tutto ciò che ne deriva. Viceversa, sarebbe un disastro. Mai come in questo momento, quindi, credo che Reggio abbia il destino nelle proprie mani. Adesso tocca a Reggio, ai reggini, intesi sia come cittadini che come istituzioni, dimostrarsi all’altezza delle occasioni. E, attenzione, non dico che le occasioni si racchiudono tutte nell’aeroporto (che a mio avviso rappresenta la base dell’operazione risveglio), penso che sia tutto il ‘pacchetto Reggio’ a doversi dimostrare appetibile: penso alle attività commerciali, ai tour operator, al Teatro, al Museo, ai tanti siti archeologici, alle bellezze paesaggistiche, supportati dalla strategicità delle strutture e infrastrutture, come la Gallico-Gambarie, il Porto di Reggio per il turismo e al Porto di Gioia Tauro per il commercio, la SNA – Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, l’Università per Stranieri. Tutto ciò considerando un elemento per nulla trascurabile: Reggio può vantare nel raggio di pochi chilometri aeroporto, stazione e porto, quindi la possibilità di raggiungere velocemente il centro o le nostre mete in provincia (una su tutte Scilla), così come la dirimpettaia Sicilia. Sono elementi questi che, insieme, concorrono a rendere di Reggio Calabria un’attrattiva. E, soprattutto, sono tutte realtà già esistenti. Non parliamo di castelli in aria o di opere che ancora si devono costruire. Non è un caso se non ho nominato il Ponte sullo Stretto o quella che sarà una piccola grande opera di attrazione turistica come il ponte tibetano che collegherà Laganadi e Calanna. In ogni caso, in tutto quello che ho soprannominato ‘il pacchetto Reggio’ la differenza la farà però l’abilità di ciascuno di noi di dare e far vedere il meglio che la Calabria possa offrire, in termini di bellezza, ospitalità e servizi.
Certo, allo stato attuale, il territorio non mi pare amministrativamente pronto a tutto questo. Ma dovrà necessariamente esserlo nel giro di un paio di mesi, quanto meno per i servizi base, vale a dire decoro urbano, raccolta rifiuti, info-point, tour operator, collegamenti da e per l’aeroporto o da e per le principali mete. Cose che in tutte le altre Città sono la normalità, che qui non lo sono, ma devono diventarlo nel giro di poco. Altrimenti l’operazione RyanAir sarà stata solo un buco nell’acqua. Adesso è il momento di spingere sull’acceleratore con tutte le nostre forze. Ne va del nostro presente, ma soprattutto del nostro futuro. Perché, attualizzando un po’ il famoso detto, certi aerei passano una sola volta nella vita.
Sicuramente – aggiunge e conclude il parlamentare reggino, dirigente nazionale di Forza Italia – aver avuto in questi ultimi anni dalla nostra parte un Presidente di Regione leale e lungimirante come Roberto Occhiuto, un Governo nazionale amico, canali privilegiati grazie al partito che rappresentiamo e che guarda sempre con affetto e attenzione alla Calabria, ha fatto nettamente la differenza. Ma ora, non mi stancherò mai di dirlo, tocca a Reggio.”