L’avv. Elena Mancuso,
responsabile regionale di Adusbef, lancia l’allarme sulle richieste di rientro
fido senza ragione da parte di alcuni istituti di credito italiani in piena
emergenza coronavirus.
“Diversi associati, imprese e PMI ci segnalano
che da parte di alcune banche, alcune anche di grandi dimensioni e beneficiarie
di vantaggi statali, in questi giorni ed in queste ore vi siano solleciti,
anche telefonici ed insistenti, da parte dei funzionari delle banche che
chiedono telefonicamente il rientro di fidi anche minimi, il tutto in assenza
di qualsiasi motivazione che potrebbe anche astrattamente giustificare la
richiesta ed in palese violazione anche delle ripetute pronunce della
Giurisprudenza di merito che ha dichiarato dette condotte illegittime.”
La vicenda assume contorni ancora più
riprovevoli in quanto cade in piena crisi economica da coronavirus ed in cui le
imprese lottano per non fermarsi e per non chiudere e per non lasciare per
strada i loro dipendenti. Questo comportamento, oltre che eticamente
riprorevole, concretizza un abuso in quanto la repentina ed arbitraria revoca
del fido è prassi non consentita.
Riservandoci di informare con nome e cognome
le Autorità di Vigilanza dei soggetti che stanno ponendo in essere dette
condotte, invitiamo tutti i cittadini, imprese, PMI e società, che siano state
oggetto di queste “particolari” attenzioni non solo di segnalarle ad Adusbef,
ma anche di chiedere l’intervento immediato della Banca d’Italia.
“Fermo quanto sopra-ribadisce l’avv.Mancuso- mi
allineo al pensiero del Presidente Adusbef Antonio Tanza , stigmatizzando un
comportamento che dimostra ancora una volta, in un momento in cui il paese si
stringe intorno a medici, infermieri, pazienti e vive momenti di sconcerto e
paura per il futuro, non solo economico, come il sistema bancario sia
tutt’altro che attento alle esigenze del mondo produttivo, delle famiglie e
degli imprenditori in quanto la sua natura è rapace e vessatoria.”
Per queste ragioni Adusbef si impegnerà
a far leva su tutti i presupposti giuridici, a disposizione del nostro
ordinamento ,per promuovere e sostenere le azioni giudiziarie dei
pensionati che intendano recuperare quanto ad essi illegittimamente sottratto.
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