Mar. Lug 16th, 2024

“Siamo qui con un dolore indicibile rispetto alla terribile tragedia abbatuttasi sui piccoli Aldo, Mattia e Saverio. Ci uniamo con le lacrime e le preghiere invocando la misericordia di Dio”. Monsignor Claudio Maniago, il vescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, con le sue parole durante l’omelia sui funerali dei tre angeli scomparsi nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 ottobre, ha unito tutta la città in unico cordone d’affetto “quasi ad arginare il dolore che ci trafigge il cuore”.

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Un dolore che lascia senza fiato

L’Arcivescovo ha sottolineato che “basta tenere la mano al polso della città intera per accorgersi che su questo dolore innocente si è registrata la stessa pulsazione, le stesse emozioni in ognuno di noi”. Ha lasciato senza fiato “la commozione che esprime il muoversi insieme, quasi come si fosse in sincronia. Ogni bambino, ogni ragazzo è patrimonio sacro dell’intera umanità. Per questo Catanzaro piange con lacrime condensate da un dolore immenso attraversato dalla fede del Vangelo della vita”.

“Le parole non bastano per esprimere la sofferenza”

Nelle parole del vescovo la speranza e la compassione di chi si stringe “a questa famiglia colta da un’enorme tragedia e sa compatire con loro facendo vibrare le corde di un affetto convinto, partecipe e tenace. Saverio Aldo e Mattia sono al centro dei sentimenti dell’intera comunità catanzarese. Il dolore piu lacerante che possa colpire un essere umano – aggiunge Maniago – è la sofferenza di ragazzi innocenti. Le parole non sono in grando di esprimerlo. Le due espressioni che meglio riescono a segnalarlo sono il grido e il silenzio”.

La speranza nel Vangelo: “Lasciate che i bimbi vengano a me”

Monsignor Maniago ricorda a tutta la città che le forze dell’ordine faranno luce nelle dinamiche dei fatti ma questa tragedia ci chiede il coraggio di comprendere che tutto questo non placherà il nostro dolore. Il messaggio finale del vescovo racchiusa in questa espressione. “A noi di fronte a questra tragedia che mette in crisi le nostre coscienze rimane il compito di ascoltare e custodire le parole di Gesu: Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio.”

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