Nel 2023, in Italia, 4,9 milioni di persone (l’8,4% della popolazione over 16) non riescono a permettersi un pasto completo ogni due giorni. Questa situazione segna un incremento significativo della povertà alimentare, con 2,9 milioni di italiani (il 5,8%) che non possono nemmeno mangiare fuori casa con amici o parenti almeno una volta al mese. Rispetto al 2022, il tasso di deprivazione materiale e sociale è aumentato di circa un punto percentuale, evidenziando una crescente vulnerabilità nelle famiglie italiane a causa dell’erosione del potere d’acquisto e delle politiche insufficienti per contrastare il fenomeno.
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La Calabria è la regione con il più alto tasso di deprivazione alimentare in Italia, con il 25,1% della popolazione over 15 in difficoltà nel 2022. La Campania e la Sicilia seguono con tassi del 21% e 12,8%, rispettivamente. Negli ultimi cinque anni, gli aiuti alimentari in Calabria sono aumentati del 30,4%, passando da 180.117 a 234.683 beneficiari, di cui 51.703 minori.
Il quinto rapporto di ActionAid sulla povertà alimentare in Italia sottolinea che, sebbene gli aiuti alimentari siano cresciuti, restano una risposta parziale, incapace di affrontare le cause strutturali del problema. Roberto Sensi, Responsabile del Programma Povertà Alimentare di ActionAid Italia, evidenzia l’urgenza di rinnovare le politiche di contrasto, suggerendo l’importanza di un monitoraggio sistematico che consideri non solo l’accesso economico al cibo, ma anche aspetti sociali e relazionali.