Mar. Lug 16th, 2024

Si è dimesso stamattina il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone che è indagato per scambio di voto politico-mafioso. Le dimissioni sono state presentate in blocco da tutti i componenti della giunta comunale a una ventina di giorni dall’operazione Nuova Linea contro la cosca Nasone-Gaietti di Scilla. L’8 settembre scorso, infatti, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione e l’ufficio del sindaco accusato di essere stato sostenuto dalla ‘ndrangheta nelle elezioni del 2020, quando è stato eletto per la seconda volta con il 97,84% dei voti. Lo stesso giorno era stato arrestato il consigliere comunale Girolamo Gigi Paladino per scambio di voto politico-mafioso.

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Inchiesta Nuova Linea, ‘ndrangheta e scambio politico-mafioso

Intanto, l’inchiesta Nuova Linea si allarga. Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e i sostituti della Dda Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Diego Capece Minutolo, è indagato, anche l’ex sindaco Gaetano Ciccone, avvocato e fratello del primo cittadino di Scilla. A lui la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contesta il reato di traffico di influenze aggravato dal favoreggiamento alla ‘ndrangheta. Stando a quanto trapela ci sarebbero alcune intercettazioni che, secondo i pm, dimostrerebbero che l’ex sindaco avrebbe fatto da tramite fa il boss Giuseppe Fulco e il fratello Pasqualino.

Print Friendly, PDF & Email