Mer. Lug 17th, 2024

Il sindaco di Catanzaro indicato dal centrodestra per la Provincia e persino per le Europee punta invece la Regione, tornando ad attaccare duramente il governatore

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C’è chi lo vuole candidare alla presidenza della Provincia, chi lo vuole candidare alle Europee, ma il “bersaglio grosso” a cui mira il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo è la Regione. Non sembra esserci altra spiegazione che questa nell’interpretare la dura nota che Abramo oggi ha diramato attaccando ad alzo zero, sull’Autorità idrica calabrese, il governatore Mario Oliverio, rompendo fragorosamente la “pax” che pareva aver siglato con il presidente della Giunta ed entrando decisamente nel clima elettorale.

 

LA STRATEGIA DI ABRAMO Nei giorni scorsi, parlando con alcuni giornalisti a margine di un’iniziativa culturale, Abramo aveva glissato su tutta la partita elettorale dando appuntamento a dopo l’estate. Invece, il tono della dichiarazione odierna fa pensare a un Abramo pronto a marcare il territorio e a lanciare un messaggio soprattutto al centrodestra calabrese. “Sull’Autorità idrica della Calabria – afferma il sindaco di Catanzaro – il governatore Oliverio ha proprio perso la bussola. L’incontro per l’Aic convocato il prossimo 30 luglio da Oliverio coinvolgendo le tre sigle sindacali e Unindustria, senza però convocare i sindaci che fanno parte dell’assemblea dell’Autorità idrica, è un fatto di una gravità assoluta e ripropone con forza il problema di fondo sul quale si dibatte da mesi: dare alla gestione dell’acqua e dell’Autorità idrica una governance chiara e condivisa che faccia riferimento, in prima battuta, proprio agli enti locali. La legge che ha costituito l’Autorità idrica è riferita solo ed esclusivamente ai sindaci e, di conseguenza, ai Comuni: è un aspetto essenziale, questo, e che il governatore dovrebbe conoscere alla perfezione prima di incontrare le parti social”.

L’ATTACCO A OLIVERIO Abramo poi definisce “spiacevole dover constatare ancora una volta la totale assenza di ascolto e confronto che il governatore ha dimostrato riguardo ai sindaci. Non è, questa, la prima occasione che Oliverio fa orecchie da mercante alle richieste di incontro sollecitate dall’assemblea. ma è francamente sorprendente la tenacia che ha nel chiudere le porte ai Comuni, che sono e restano gli enti  che più di ogni altro hanno pagato e pagano le annose problematiche che riguardano l’acqua calabrese. Non riesco a comprendere il perché di questa decisione ancora più arbitraria Se non intende coinvolgere i Comuni, Oliverio troverà una chiusura altrettanto netta da parte dei sindaci che, ricordo, hanno già bloccato l’approvazione dello Statuto dell’Aic. In quella sede, ai primi di giugno, avevamo avanzato l’ultima richiesta ufficiale di incontro al governatore: è purtroppo rimasta lettera morta. Il governatore – conclude il primo cittadino catanzarese – deve cambiare registro se non vuole perdere altro tempo e sprecare la grande opportunità di dare ai calabresi una risposta seria e concreta su una delle risorse più importanti per lo sviluppo del territorio. Non vorrei che anche sull’Autorità idrica si ripetesse quello che è già successo sul fronte del socio-assistenziale, quando la Regione è andata avanti per la sua strada senza coinvolgere i sindaci: il Tar ha accolto sia il nostro ricorso che quello delle associazioni del Terzo settore bocciando il disegno di riforma del Welfare proprio perché non ha coinvolto gli enti locali. Non vorrei sia quel ricorso, che ho fortemente voluto, il motivo per cui l’Aic, di cui sono presidente pro-tempore, non è stata invitata alla riunione del 30 luglio”.

SCENARI FUTURI Al di là della nota, ci sono da fare un po’ di considerazioni. Secondo molti analisti politici del capoluogo, in questi ultimi giorni Abramo starebbe cercando di dribblare le “trappole” che il centrodestra ha disseminato nel suo futuro cammino. Una di queste è la possibile candidatura di Abramo alla presidenteza della Provincia di Catanzaro, le cuoi elezioni potrebbero tenersi già a fine ottobre: nel suo entourage non manca chi in questo vede una manovra per liberare un po’ il campo già affollatissimo delle Regionali, che in realtà sarebbero il vero obiettivo di Abramo. Così come qualcuno, come la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, che sicuramente fa più il tifo per gli Occhiuto, vedrebbe bene per Abramo una corsa all’Europarlamento, che è quanto di più distante si possa immaginare per una personalità come Abramo. Lui, Abramo, nel frattempo prova a non restare intrappolato nel gioco dei veti e controveti e delle promozioni che sanno tanto di affossamento, e torna ad accapigliarsi con Oliverio come aveva fatto fino a un mese e mezzo fa, quasi per prendersi già da adesso la patente di maggiore oppositore al governatore e al centrosinistra.

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