Domenica 16 febbraio, Natile Vecchio- piccolo borgo locrideo abbarbicato sulla sponda destra della fiumara Careri- si è tinto di colori; non di quelli della primavera- preannunciata con forza dai mandorli in fiore delle sue colline – ma delle tinte variegate e bizzarre dei tanti caschi, divise e zaini dei numerosi bikers e trekkers ritrovatisi tra le viuzze di questo paesino che si svegliava di soprassalto al vocio festante degli sportivi. I partecipanti, radunatisi grazie alla capillare organizzazione dell’A.s.d. Sidernobike e del gruppo di trekking Asprotrek dell’Associazione MedAmbiente, già di primo mattino, hanno potuto apprezzare l’ospitalità dei natilesi degustando, nella piazza dei santi protettori Pietro e Paolo, del buon pane di casa cosparso di prelibato miele locale preparati dalla Pro loco e offerti dall’ A.s.d. Sidernobike.
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Quindi i due gruppi, quello delle mountain bike capitanato dal presidente Claudio Fimognari e quello di trekking condotto da Natale Amato, dirigente di MedAmbiente, si sono diretti di buonora alle Rocche di San Pietro. Dove, tra il IX e il XII secolo D.C., i monaci eremiti provenienti da oriente scelsero alcuni ripari ricavati nelle rocce per vivere e ritirarsi in preghiera. L’ asceterio, sebbene spicchi da una rupe proterva, sembra affacciarsi timidamente al cospetto della regina della valle, la maestosa Pietra Cappa che, con gli oltre 100 metri d’altezza, vanta il primato del monolite più alto d’Europa. Dopo una breve sosta, per ascoltare dalla dottoressa Assunta Barillaro una minuziosa e interessante descrizione geologica dei luoghi, i partecipanti hanno proseguito in direzione di Pietra Gauca (Pietra Cava), l’antico nome dato al grande monolite, a testimonianza delle tante cavità che ornano le sue pareti, divenute rifugio di rapaci circospetti. Pietra Cappa- che ricade nel Comune di San Luca- è costituita da un conglomerato di tipo sedimentario continentale, per cui è facilmente soggetta all’effetto erosivo dell’acqua e del vento; grazie alle peculiarità geologiche che la contraddistinguono, è stata candidata dall’ Ente Parco Nazionale d’Aspromonte a far parte- insieme ad altri siti interessanti- del Geoparco dell’Unesco.
Giunti alla base del grande Pietra, Natale Amato ha raccontato ai partecipanti alcune leggende che aleggiano su di essa, soffermandosi inoltre sull’arrampicata compiuta nel 2015 in occasione della Giornata della Memoria promossa da Libera. In tale circostanza, sulla sua vetta, furono issate le bandiere di Libera e dell’Associazione Gianluca Congiusta Onlus, come segno commemorativo di tutte le vittime innocenti di mafia.
Dopo una breve sosta, il gruppo si è diretto sul fianco sud-occidentale, la parte più spettacolare di Pietra Cappa, per ammirare le tante formazioni cave formatesi sull’enorme parete di conglomerato, che in questo punto s’innalza prepotentemente, e per scorgere la frana del Lago Costantino, la cima di Montalto- con i suoi 1956 mt la più alta dell’Aspromonte- Pietra Lunga, Pietra Castello e Pietra di Febo.
Rientrati a Natile Vecchio, gli escursionisti ed i bikers hanno degustato dei prodotti locali preparati dalla Pro Loco ed offerti dall’ A.s.d. Sidernobike.
Articolo a cura di Natale AMATO- Foto di Gianluca Bruzzese
Le associazioni sportive che hanno partecipato alla manifestazione sono state:
– A.s.d. Sidernobike (organizzatrice)
– Federazione Int. Mediterraneo & Ambiente (organizzatrice)
– A.s.d. Adamo Bikers Team RC
– A.s.d. Lamezia
– A.s.d. Sport & Fitnes Bike Melito P.S.
– Armata Brancaleone –
-Fiab S. Costantino Calabro
– A.s.d. Cittanova
– A.s.d. Aspromonte
– A.s.d. Maveric CZ
– A.s.d. Tiriolo