La solerzia della senatrice Granato sulla questione del sito istituzionale della Regione dovrebbe in verità rivolgersi ad altro e ad altri, a lei politicamente assai vicini.
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Già un mese fa abbiamo infatti puntualmente risposto in merito a presunte violazioni della PAR CONDICIO, evidenziando come gli articoli menzionati non contrastano con le norme di cui all’art 9 della L.n. 28/2000 per come, d’altronde, è di lapalissiana evidenza.
Avevamo anche aggiunto in quella data una postilla che la solerte senatrice del Movimento 5 stelle sembra proprio dimenticare: il Portale istituzionale della Regione Calabria non si discosta infatti dall’esempio fornito dagli altri siti istituzionali come, per indicarne solo alcuni, il Ministero del Lavoro, della Sanità, delle Infrastrutture, dell’Istruzione e della stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tutti gestiti dal Movimento 5 S.
Forse la senatrice dovrebbe chiedere al vicepresidente Di Maio.
L’Ufficio Stampa