Dom. Lug 28th, 2024
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Il governatore Oliverio a Cosenza ha presentato lo studio di fattibilità del nuovo nosocomio del capoluogo. E al sindaco Occhiuto manda a dire: «Sono disponibile alle discussioni ma solo fino al 31 dicembre»

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Tanto tuonò che piovve. Il governatore della regione Calabria Mario Oliverio siede davanti ai consiglieri della città di Cosenza, nelle congiunte commissioni di Sanità e Urbanistica, per presentare lo studio di fattibilità del nuovo ospedale hub atteso in città.
Incontro al quale il presidente non si è sottratto soprattutto visto l’impegno preso in prima persona da Achille Gentile direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza. È un governatore che non disdegna il volgare, nel senso dialettico del termine, che sulle questioni delicate va di dialetto come a sottolineare le origini silane da un punto di vista geografico, cosentine da un punto di vista amministrativo. «A Sibari a Gioia Tauro e a Vibo Valentia ho trovato le gare già pronte – esordisce il presidente -. Sulla Sibaritide il problema è sull’interdittiva anti mafia. Ma a Vibo e Gioia Tauro i veri problemi sono proprio per la scelta del sito che presentano delle gravi problematiche da un punto di vista idrogeologico». Dunque i 700mila euro spesi per lo studio non sono uno spreco anzi, il passo necessario per portare a compimento la questione ospedale e non accantonarla nella sezione delle incompiute calabresi. Intanto pare pronto un protocollo d’intesa che faccia lavorare regione e comune su quelli che saranno le decisioni sulla nuova costruzione della struttura ospedaliera.

SUL RING La politica è un po’ come la boxe. Incassare e darle e nel primo round quello del faccia a faccia tra i due Mario, quello che siede sulla poltrona del governo regionale ha la meglio. «Sarò franco e sincero. Sono disponibile alle discussioni ma solo fino al 31 dicembre. Non possiamo continuare a discutere per altri sei mesi e poi arrivare al punto di non ritorno. L’ospedale si deve fare e si deve fare adesso».
Oliverio già nella presentazione alla Camera di Commercio di Cosenza aveva indicato quella della notte di San Silvestro come data ultima per sciogliere le riserve sul sito. Adesso incalza, il tempo passa e «Non solo Cosenza ma l’intera regione deve dotarsi di una struttura moderna e capace di soddisfare le esigenze dei calabresi».
Il sinistro-destro a dire la verità il primo cittadino prova pure a sferrarlo sollevando delle perplessità sulla fattibilità economica. Ma Oliverio incassa bene «Più della metà sono soldi pubblici 240, il resto saranno di natura privata investimenti che saranno recuperati con la gestione dei servizi ospedalieri». Attualmente all’Annunziata la gestione dei servizi costa 40 milioni di euro spesi in servizi.

POLITICA LIQUIDA Non si sa se consapevolmente o non, Oliverio dal cappello a cilindro estrae anche Bauman. Il filosofo conosciuto per la sua idea di società liquida è rispolverato come risposta al riferimento di tono politico sollevato da Occhiuto nel notare come il sito di Vaglio Lise sia lo stesso indicato da Carlo Guccione (assente alla riunione) nel corso della candidatura a primo cittadino di Cosenza. «La politica è liquida – dice Oliverio – sai benissimo che poi le cose cambiano».
Pax di facciata tra i due dem ma non è una novità. Alla presentazione dello studio di fattibilità nel corso della congiunta riunione di sanità e urbanistica la politica diventa nuovamente liquida. Nel senso che ad assistere all’intera presentazione sono solo quelli di opposizione. La riunione fiume all’ora dell’aperitivo forse non era quello che i consiglieri si aspettavano. Alcuni, tra le sigarette fumate nervosamente si auguravano una discussione di maggior impronta politica.

CONFRONTO TRA CONSIGLIERI Discussione tra consiglieri che non brilla certo per vivacità, consiglieri di opposizione che plaudono alla presenza, forse inaspettata del governatore, e maggioranza che non va oltre al rivendicare la possibilità di scegliere dove debba sorgere il sito. Svaniti anche i dubbi sulla possibilità che sul sito di Vaglio Lise si stia già costruendo. L’area è completamente fuori dalla zona che interesserebbe il nuovo ospedale.

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