Sab. Lug 27th, 2024

Condanne Definitive per il Traffico di Droga tra Calabria e Messina: La Corte di Cassazione Respinge i Ricorsi”

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Le condanne emesse nell’ambito dell’operazione antidroga Scipione diventano definitive. La Corte di Cassazione, infatti, ha rigettato i ricorsi presentati dagli imputati contro le sentenze stabilite lo scorso 31 gennaio dalla Corte d’Appello. Le condanne, già decise in un processo abbreviato, non sono più suscettibili di modifica. Gli imputati che avevano impugnato la sentenza in Cassazione erano sette: Angelo Albarino, Stellario Brigandì, Costantino Favasuli, Giovanni Morabito, Salvatore Favasuli, Santo Chiara e Stefano Marchese. Le loro difese erano curate dagli avvocati Salvatore Silvestro, Antonello Scordo, Carlo Autru Ryolo e Fabio Schembri. Il processo d’appello, che si era concluso lo scorso gennaio, derivava da un rinvio della Cassazione che aveva accolto i ricorsi dei difensori, annullando la precedente sentenza e ordinando un nuovo giudizio. Questo annullamento era avvenuto per “mancata motivazione” delle aggravanti e, per Chiara, anche per la presunta partecipazione all’associazione dedita allo spaccio.

Il nuovo processo d’appello aveva confermato dieci condanne, rideterminando le pene per cinque imputati e confermando le sentenze per gli altri cinque. Le nuove condanne sono le seguenti: Santo Chiara a 8 anni, Stellario Brigandì a 11 anni e 8 mesi, Salvatore Favasuli a 8 anni e 8 mesi, Giovanni Morabito a 8 anni, e Stefano Marchese a un anno e 2 mesi di reclusione, con una multa di duemila euro. La sentenza d’appello era stata confermata anche per Giuseppe Selvaggio, Costantino Favasuli, Fortunato Calabrò, Angelo Albarino e Giovanni Bonanno. L’operazione Scipione ha preso avvio dalle indagini dei carabinieri, culminate nel blitz del 4 marzo 2020 che portò a 19 arresti, di cui 18 in carcere e uno agli arresti domiciliari. Le intercettazioni e gli appostamenti rivelarono un’organizzazione che si riforniva da calabresi e effettuava consegne settimanali di carichi di cocaina e marijuana, trasportati nei doppi fondi delle auto e destinati alle piazze di spaccio. Le indagini erano state avviate a seguito di un episodio avvenuto il 27 settembre 2016, quando un uomo armato di fucile a canne mozze sparò due colpi all’indirizzo di un tavolino esterno del “Cafè sur La Ville”, sul viale Regina Margherita. Questo episodio rivelò un traffico di stupefacenti gestito dalla cosca dei Morabito e da un gruppo messinese.

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