Sab. Lug 27th, 2024

Il Gip di Reggio Calabria accoglie le argomentazioni difensive e sancisce il diritto di esprimersi su temi di interesse pubblico, legati alla controversia tra Reggina e Brescia.

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È stata archiviata la denuncia-querela presentata dal presidente del Brescia, Massimo Cellino, contro il consigliere comunale di Reggio Calabria e tifoso della Reggina, Nino Zimbalatti. La querela riguardava le dichiarazioni di Zimbalatti, fatte durante una protesta pubblica contro l’esclusione della “Reggina 1914” dal campionato di Serie B a favore del Brescia.

Nel corso della manifestazione, Zimbalatti era stato intervistato da una testata locale online e aveva espresso opinioni forti e dettagliate riguardo alla vicenda. In particolare, aveva affermato che la squadra calabrese meritava la Serie B, a differenza del Brescia, e aveva accusato Cellino di aver confessato di aver bruciato documenti per proteggere “alcuni mafiosi del Nord”, un’accusa che riguardava un episodio passato relativo all’indagine “Calciopoli”.

Il Giudice delle indagini preliminari di Reggio Calabria, Claudio Treglia, ha deciso di archiviare il caso, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Carlo Morace del Foro di Reggio Calabria. In prima battuta, anche il Pubblico Ministero aveva richiesto l’archiviazione, riconoscendo la mancanza di elementi sufficienti per avviare un procedimento.

L’ordinanza del Gip ha evidenziato che le dichiarazioni di Zimbalatti erano di “interesse pubblico” e riguardavano una vicenda di dominio pubblico, come le dichiarazioni di Cellino su episodi legati all’inchiesta “Calciopoli”. Il giudice ha inoltre sottolineato che il diritto di critica giornalistica, valido in termini generali, era stato rispettato, poiché le affermazioni di Zimbalatti si basavano su eventi reali e dichiarazioni precedentemente rese da Cellino.

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