Sab. Lug 27th, 2024


Richiesti quasi 40 mila euro e implicazioni nella gestione della movida milanese secondo la Dda

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Una serie di minacce e richieste di restituzione di denaro sta animando un contenzioso legale tra Agostino Cappellaccio, presunto prestanome di Girolamo Piromalli a Milano, e il titolare della società proprietaria del Dom Cafè, un noto locale milanese.

Cappellaccio, secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, avrebbe gestito alcune attività della movida milanese per conto dell’esponente di punta della cosca di Gioia Tauro, Girolamo Piromalli. Tuttavia, una precedente interdittiva antimafia aveva colpito il proprietario del Dom Cafè, impedendogli di gestire il locale e consegnando la gestione a Cappellaccio.

In seguito a questa situazione, Cappellaccio ha inviato diverse minacce al titolare della società, chiedendo la restituzione di quasi 40 mila euro, corrispondenti all’affitto e ai soldi spesi per il locale. In uno degli scambi con un intermediario, Cappellaccio ha fatto riferimento alle possibili conseguenze se il denaro non fosse stato restituito, sottolineando la sua determinazione nel risolvere la questione.

Questo caso evidenzia la complessità delle dinamiche e delle tensioni che possono emergere nel contesto delle attività gestite da presunti prestanome e la delicatezza delle relazioni all’interno del mondo della movida milanese e della criminalità organizzata calabrese.

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