Sab. Lug 27th, 2024

Dal Vangelo secondo Marco

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Mc 12,28b-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore!

Il commento di monsignor Piero Romeo, vicario generale della diocesi di Locri Gerace:

In questo venerdì di quaresima, mentre la nostra contemplazione si concentra in modo particolarmente intenso sul mistero della croce e digiuniamo in solidarietà con tutti coloro che ogni giorno devono lottare per sopravvivere, la Parola di Dio è particolarmente dolce: «li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro» (Os 14,5). Nel dialogo quasi intimo, oltre che particolarmente intenso, tra il Signore Gesù e «uno degli scribi» (Mc 12,28) si compie in modo meraviglioso il sogno del profeta Osea. Il dialogo, che comincia in modo alquanto accademico, si conclude con un atto di reciproca ammirazione: «Non sei lontano dal regno di Dio» (Mc 12,32). Se rileggiamo con calma la risposta di Gesù «Il primo è: Ascolta, Israele!». ci accorgeremmo che ciò che precede la regola dell’amore è il verbo ascoltare. L’ascolto è il mettersi in un atteggiamento recettivo. Solo chi accetta qualcosa può anche poi darla a sua volta. L’amore che Gesù indica non è solo la genialità di tenere insieme il verticale e l’orizzontale; non è solo fare in modo che l’amore a Dio non si contrapponga mai all’amore al fratello, ma è voler suggerire che senza l’esperienza di lasciarsi amare (ascolta!) non è possibile nemmeno tutto il resto.

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