Il comune calabrese più “riciclone” è Soveria Simeri, seguito da Tiriolo. La città capoluogo di provincia più virtuosa è Vibo
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Il Dossier di Legambiente “Comuni Ricicloni”, presentato presso la cittadella regionale di Catanzaro, ha proiettato la Calabria sotto i riflettori ambientali, rivelando una situazione contrastante nella gestione dei rifiuti. Secondo i dati forniti da Arpacal e Ispra, la regione mostra una percentuale di raccolta differenziata del 54,6%, notevolmente al di sotto della media nazionale del 65,2%. Questo pone la Calabria al terz’ultimo posto nella classifica nazionale, preceduta solo dal Lazio e dalla Sicilia.
Inoltre, solamente 36 comuni in Calabria si fregiano del titolo di “rifiuti free”, concentrati principalmente nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Tra questi, primeggia Soveria Simeri, nella provincia di Catanzaro, con un’encomiabile percentuale di raccolta differenziata dell’88,5%, generando soli 35,3 kg di rifiuti solidi urbani pro capite all’anno. Altri esempi di eccellenza includono Tiriolo e Frascineto, che mantengono alte percentuali di raccolta differenziata.
Tuttavia, la situazione presenta disparità significative. Le principali città della regione registrano risultati contrastanti: Vibo Valentia si distingue con il 69,9% di raccolta differenziata, mentre Reggio Calabria e Crotone evidenziano cifre preoccupanti, con appena il 18,1% e il 22% rispettivamente.
Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, ha sottolineato che nonostante alcuni segnali positivi, la transizione ecologica nella regione procede a ritmo troppo lento. L’incremento marginale nel tasso di raccolta differenziata negli ultimi anni non basta a compensare le disuguaglianze territoriali evidenziate. Mentre alcuni comuni si distinguono per la loro efficace gestione dei rifiuti, è necessario un impegno congiunto per garantire una transizione ecologica omogenea e sostenibile in tutta la Calabria.
