Sab. Lug 27th, 2024

È vero: in Italia -dal tempo del ‘golpismo borreldipitresco’ …correva l’A.D. 1992- non esistono, certezza della Pena, Stato di Diritto e osservanza dei principi costituzionali (cioè l’ottemperanza alla legge fondamentale del nostro Paese).
Esempi? Ve ne sarebbero a iosa, eppure allorquando li porti in evidenza, c’è sempre l’insulsa insulsaggine dei ‘manetteristi’, ovvero fobici complessati, frustrati e minorati, i quali -di riffa o raffa!- tentano di ‘intimidire’.
Talvolta riuscendo a fare si che vi sia una reale conseguenza di ‘prigionia indebita’, nei confronti chi ha il coraggio e il ‘senso civico’, nel denunciare una siffatta ‘dittatura’ di taluni P.M (sono loro, difatti, a determinare la deprecabile realtà, in cui viviamo, anzi sopravviviamo!).
Aivoglia a ‘stracciarsi le vesti’ e dire “che tempi questi in cui viviamo… c’è da aver paura, perché non sai se domani all’alba ti portano via, con i ceppi ai polsi, per di più a rispondere di accuse false, inverosimili, ma gravissime”: ciò, lo dicono in molti, epperò di sottecchi, proprio a cagione di una ‘Dittatura qualunque’ laddove hanno vissuto simili timori, tanti uomini e persino donne, prima di noi, cioè dall’URSS di Stalin al Cile di Pinochet, oppure dall’Iran di Komeyni alla Cambogia di Pol Post e persino dalla Cuba dei Castro sino al Nicaragua dei ‘sandanisti’.
Ecco, oggi ci siamo noi e purtroppo lo viviamo da un tempo abbastanza lungo, in quanto è da trentuno anni -dico e ribadisco trentuno- che la cosa è così!
Si è fatta strame di una classe dirigente; si sono ‘abbattuti’ i Partiti democratici, forieri di buongoverno e ‘defensores libertatum’ (difensori delle libertà, con in testa la mia Democrazia Cristiana); si è ‘livellata verso il basso’ -il bassissimo- la formazione culturale della classe politica.
Difatti vi sono, non solo tra i pentastellati, soggetti che misconoscono, non tanto e non solo il congiuntivo o che lo confondono con il condizionale, bensì ‘violentano’ al pari del pargolo di un noto un noto ‘comico’ (anche egli pregiudicato per omicidio plurimo colposo?), dicevo ‘violentano’ financo l’indicativo e tutto ciò al netto di palesare scarse e pasticciate nozioni storiche, sociali o geografiche, persino in combinato disposto.
Ordunque è questa l’Italia nata dalla Resistenza al Nazifascismo?
Volevamo veramente ciò?

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E possiamo continuare ad identificare nell’attuale Presidente del Senato, un pericolo sovversivo?
E poi perché ‘sovversivo’? Forse in virtù di qualche busto di Mussolini tenuto in casa?
Ma allora che dovremmo dire del cruento ‘neo giacobino d’accatto’ di tal Piercamillo Davigo, il quale da ex magistrato requirente (pubblica accusa) e giudicante (livello terzo e decisionale), ha espressamente detto: ‘gli imputati che vengono assolti in un processo sono dei furbi che la fanno franca (salvo lui, che non l’ha fatta franca e non mi risulta abbia, quantomeno, il viso di uno propriamente furbo e se vuole mi querelasse pure, tanto me ne sbatto altissimamente, essendo una libera opinione e non un assunto apodittico); o anche, sempre l’ineffabile tal costui -tanto per ricordarne un’altra- è lo lo stesso a sostenere: “gli imputati che si tolgono sono un delle fonti che non si possono più utilizzare”.
Bell’esempio di una ‘non civiltà’, non solo giuridica, bensì sociale, anzi umana!
Ecco, forse dovremmo parlarci chiaro e verificare fino in fondo come poter prendere una strada, la quale porti verso un mondo migliore, laddove l’atto dovuto, è quello di ritornare il settore della magistratura, che ormai risulta ‘scaduta’ agli occhi della maggioranza dei cittadini.
Si, è così, in quanto mirabolanti inchieste, hanno come unico scopo, quello di non perseguire i reati, semmai i presunti imputati o meglio, nemmeno persiguire questo ultimi, semmai perseguitarli, pure a scopo di ‘intimidazione antropologico e (para)sociale, quasi fossimo in presenza di un culturame etico e fanatico’.
D’altronde, se tanto mi dà tanto, esiste un’obbligatorieta` dell’azione penale (seppur disciplinata dalla discrezionalità, che però non consiste, affatto e per niente in un esponente), ragione per cui, se al posto del mio carissimo e vero amico Luca Palamara -a cui rinnovo i sentimenti più sinceri di amicizia e stima!- chiunque avesse scritto in un libro (al netto delle prove e delle controprove, da lui ‘portate’), vi sarebbe stato -d’ufficio e come la vigente normativa prevede ed impone- plurimi procedimenti aperti, alfine di appurare o conclamare le pedissequamente e reiterate (presunte?) ‘condotte criminis’: è stato fatto ciò?
No! E magari, proprio perché erano sul ‘banco degli imputati’ comportamenti (e malcostumi!), di suddetto ordine professionale, cioè quello dei magistrati, l’unica ‘risultanza’ è: zitti e mosca!
Ditemi voi, se il tutto è normale o meno: per me no, ma comunque io “parlo e continuerò a parlare”! (Bettino Craxi, già Deputato Nazionale ed Europeo, ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Vicepresidente dell’Internazionale Socialista, Statista Italiano, morto in esilio come martire).

Vincenzo Speziali
(Democristiano…e ho detto tutto)

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