Dom. Lug 28th, 2024

Un Vincenzo Speziali, sul piede di guerra, che adesso, fa scendere in campo, persino i suoi amici del ‘bel mondo’ internazionale, a dargli mandorte, nella sua denuncia contro quelle che lui giudica ‘storture ed imposture’.

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D: Vincenzo Speziali, dica la verità è deluso o arrabbiato?
R: Né l’uno, né l’altro: semmai, purtroppo, disincantatemente confermato. L’Italia vive una crisi, soprattutto politica, a causa della mancanza di una seria, strutturata, selezionata, autorevole e credibile, classe dirigente, perché i Partiti -nel novanta per cento dei casi- non sono Partiti, bensì conventicole oligarchiche, tronfie di fallimentare autarchia. Anzi, per dirla tutta e come dimostro nella chat che le ho messo a disposizione, in alcuni casi, assumono i connotati, nagativissimi ed apolitici, delle sette: non sta a me dire se fanatiche o sataniche, però tant’è!

D:Si riferisce ad Azione, vero?
R: Si, nel caso di specie, si! Ha visto cos’è successo a Roma? Si sono dimessi in massa, in quanto contestavano la gestione “personale e personalistica” -scrivono proprio così l’ottanta per cento dei sottoscrittori- e le scelte non politiche della Segretaria Noemi Scopelliti (ritenuta vicinissima a Calenda e ad una certa Scarpato, la quale non mi risulta essere Tina Anselmi o Nilde Jotti). Ha firmato, tale documento di addio e di denuncia politica, persino la Capogruppo in Assemblea Capitolina, cioè l’On. Flavia De Gregorio. Quest’ultima, difatti, ha una legittimazione popolare, in quanto è stata votata dai cittadini. La Scopelliti, invece, che si fregia del titolo di ‘Segretario’, non ha alcuna credibilità nell’appellarsi in tal maniera. Io di Segretari nominati, non ne ho traccia nella mia memoria storica, semmai i cooptati, dovrebbero appellarsi commissari, ma non certo segretari. Vede? È anche uno sfregio al lessico italiano, quanto si mal fa e si mal attribuisce -attraverso scelte del capo di turno- perché si tende a smerciare con titolazioni, le quali sottengono pratiche democratiche, in luogo ad imposizioni calate dall’alto. E spesso, ad usufruire di queste nomine pennacchistiche, sono i reietti della neoficita, in molti territori. Un altro esempio? Catanzaro, con tal Sero Raffaele, esperto di istigazione razzista e xenofoba, il quale, ha superato la Scopelliti romana, perché costui, nella città e nella provincia capoluogo di regione, non ha né strutturato il Partito di cui si fregia essere Segretario (di cosa? Del nulla!), ma se per questo, essendo stato eletto -non so se per meriti suoi o per grazia ricevuta dal suo vero dante causa- Consigliere Comunale, non ha nemmeno costituito il Gruppo Consiliare al Comune di Catanzaro. Poi se la prende con me, insultando ed ironizzando le mie origini di Bovalino (di cui vado fiero, fierissimo!), oppure ricordando che pratico il Libano (di cui mia moglie e i miei figli, sono cittadini). È una vergogna, da parte di un insolente neofita, un inferiore culturale -certamente rispetto a me (e rimarcare la tal cosa non è un insulto, semmai è lui che ha insultato con frasi razziste e lo ripago con moneta consona, però dicendogli la verità in faccia!)- anzi, tanto più è grave il tutto, se consideriamo come costui sia un pubblico ufficiale, in virtù di essere in atto e pro tempore, Consigliere Comunale.

D:Le ha detto che lei parlava di Terzo Polo, prima che fosse costituita la Federazione tra

Renzi e Calenda…
R:Lo vede? Giustamente, Lei ricorda le scempiaggini di suddetto analfabeta funzionale e politico, uno che non mi pare se lo fili qualcuno tra tutti voi degli organi di stampa. A Sero-il cui nome non è assonante con Ernest di Hannover (visto che lui insulta, ricordo il suo differente censo ed ambito di origine, rispetto al mio, tanto per rimarcare il differente stile, poiché il sottoscritto lo ha, lui non so e non mi importa affatto!)- dicevo a costui qualcuno potrebbe ricordare che persino l'On. Giuseppe Aieta, ha partecipato prima di me a trasmissioni televisive, venendo identificato come Terzo Polo? Ma soprattutto, lo si spiegasse alla sua 'protettrice' romanocentrica, tal Francesca Scarpato, il cui fuorviante e delirante messaggio, a me indirizzato, con ignorante insolenza -poiché non sa con chi sta parlando e il valore della mia persona è, certamente, superiore a quello di costei- non fa che confermare, l'assoluta mancanza di rispetto circa le regole di democraticità interna alle organizzazioni politiche, le quali per di più si rifanno all'attuale Presidente della Repubblica Francese. A tal proposito, prevedo che, proprio lui (cioè Macron) avrà molto da ridire, non appena sarò a Parigi e divulgherò le chat e le mie lecite rimostranze, anche al 'The Best', organizzato dal mio amico Massimo Gargia (e di cui lei ha copia!), assieme a Lamia Kasshogi (la vedova di Adnan, già cugino del giornalista martire di Bin Salman). In quell'occasione del Jet Set Internazionale -che frequento, notoriamente, da anni, poiché ne sono parte, in ossequio alla mia orgogliosa origine di Bovalino, contrariamente a Sero che al massimo conosce la Scarpato e qualche suo collega consigliere, dalle sfortunate fattezze fisiche- dicevo in quell’occasione, molti amici intimi di Macron (e sto provvedendo di farmi ricevere, dal suo staff e ci riuscirò!), apprenderanno de visu, lo scempio che si fa del suo nome, per il solo fatto si essere accostato a questa organizzazione in Italia. Lei ha l’elenco del Comito d’Onore e sono tutti cari amici: vuole che a me, il mio ambiente, non dia solidarietà? Lo hanno fatto in passato, quando sono stato perseguitato politicamente -poiche` la gente mi conosce, mi apprezza, mi stima, mi vuole bene e parliamo di persone di una certa levatura- quindi aivoglia, da parte di costoro, spiegare come nel caso romano (e a giorni quello che si paleserà a Milano) il perché tengono tutto riservato, imponendo la mordacchia e il silenzio. Come pure a Catanzaro. No, così non funziona e una simile impostura, non la faccio passare liscia!

D:Ma lei guarda ancora al Terzo Polo?

R: la domanda più attinente sarebbe: esisterà esso? Non lo so, se queste sono le premesse e se, soprattutto, tali si palesano le condizioni ambientali, assolutamente insopportabili ed antidemocratiche. Lunedì ci riuniremo con alcuni amici ex DC, di caratura nazionale a Milano e poi mercoledì a Roma, dove decideremo cosa fare, ma visto quanto sta accadendo in tutta Italia, ovvero l’ordine di silenzio e censura preventiva, che taluni azionisti, vogliono imporre -in sfregio alla chiarezza- pur di conservare il posto a qualche aconcettualistico e incolto politicante, mi fa dire, quanto ormai siamo tutti convinti di rimetterci in gioco e rilanciare la nostra storia (della quale non dobbiamo vergognarci affatto), cioè quella democristiana, proprio per il bene del Paese, ridando dignità alla politica e ai Partiti, che sono il suo luogo naturale.

D: E a Catanzaro che accadrà?
R: Purtroppo il Sindaco, a causa di questo suo Consigliere razzista e xenofobo, potrebbe avere una nota di protesta da parte della Legazione Diplomatica, da me prontamente avvisata. Poi, siccome questo improvvido soggetto, ha persino dichiarato -nel suo discutibile profluvio di aconcettualita` razzista- che è parte della maggioranza del mio povero amico Nicola Fiorita, sarà lo stesso Sindaco, qualora arrivasse tale nota, che dovrà decidere se stigmatizzare la cosa e prendere le distanze da soggetti simil tali. Vedremo!

D:Lei credeva al Terzo Polo?
R: Ho sempre detto, oltre ad essere di Bovalino e di praticare Beirut -con buona pace di questo Sero`- che sono un democristiano. La DC è stata assassinata, quindi questa aggregazione terzopolista poteva essere, quella più consona al nostro modo di fare politica, ma al netto del rispetto delle pratiche democratiche, della dignità della persona e del modo di fare le cose in modo consono, perciò differenti da una setta gerarchizzata a prescindere, perché così si difende e si impone un dogma laico, anzi satanico. Ora questi eventi, dimostrano le nudità del re e noi da Cantù a Cefalù, stiamo rivalutando, in ‘Grazia di Dio e per volontà della Nazione’, di riprendere il cammino con lo Scudocrociato, tutti quanti assieme, pure per non darla vinta alle imposture e difendere il Paese e i suoi cittadini. Attenzione però, perché potrebbe anche essere che Renzi, alla fin fine, si ricordi la nostra comune origine popolare e pianti baracca e baracchini, scarpate e razzisti vari, lasciandoli in braghe di tela. Poi, qualcuno che i ‘settisti’ frequentano, in braghe, sono pure abituati a farsi vedere, ovviamente per motivi disdicevoli, ma questa è un’altra storia. Se fosse vera, brutta, molto, ma molto brutta!

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