Sab. Lug 27th, 2024

Con riferimento alle richieste dell’ANCADIC di messa in sicurezza dei torrenti Oliveto e Ferrina, rispettivamente inviate in data 26 settembre e 10 ottobre u.s., la Regione Calabria Dipartimento Protezione Civile con nota dello scorso 13 ottobre diretta all’ANCADIC, al Comune di Motta San Giovanni, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, all’Azienda Calabria Verde e alla Prefettura di Reggio Calabria, ci ha comunicato i compiti istituzionali cui è preposto il Dipartimento di Protezione Civile per quanto previsto dal D,lgs n.1 del 2 gennaio 2018 (codice della protezione civile), che sono prioritariamente finalizzati  alla tutela della pubblica e privata incolumità a seguito di eventi calamitosi che determinano situazioni emergenziali tali da non poter essere fronteggiate con i soli mezzi comunali degli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria.

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Pertanto prosegue la nota, il Dipartimento non detiene alcuna specifica competenza in materia di pianificazione, programmazione e realizzazione di interventi strutturali finalizzati alla prevenzione e alla mitigazione del rischio idrogeologico/idraulico, competenze attribuite ad altri Enti e Settori Regionali.

In merito a quanto richiesto dall’ANCADIC ovvero “ realizzare le opere per superare lo stato di criticità in cui versa il torrente Ferrina, che rappresentano criticità idraulica fluviale”, il Dipartimento regionale di Protezione Civile evidenzia quanto disposto dagli art. 88 e 89 della legge regionale 34/2002, dagli articoli 10 e 12 del regio decreto 523/1904 e dalla legge regionale n.14/2015, norme tutte richiamate nella comunicazione del 23 agosto 2022 inviata a tutti i Comuni della Calabria, alla città Metropolitana di Reggio Calabria  e altri soggetti pubblici e privati con cui il Dipartimento ha trasmesso la ricognizione normativa in materia idraulica fluviale ai fini di prevenzione .

Ad ogni buon fine il Dipartimento di Protezione Civile ha invitato il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni,  in qualità di Autorità territoriale di  procedere, qualora

si rendesse necessario, a porre in essere tutte le attività di cui alla pianificazione comunale di Protezione Civile finalizzate alla gestione dell’emergenza idrogeologica/idraulica e provvedere ad effettuare idonea vigilanza delle aree oggetto di segnalazione, soprattutto in caso di fenomeni meteorologici avversi e/o di allerta meteo, attivando le UTMC coordinate da UTC e/o Comando PM, al fine delle attività indifferibili ed urgenti finalizzate alla tutela dell’incolumità pubblica e privata, anche con ordinanze temporanee  di interdizione della viabilità ed eventuale sgombero di abitazioni, comprese quelle a rischio indotto.

L’ANCADIC per quanto riguarda il torrente Ferrina non comprende come possa essere emessa una ordinanza di interdizione temporanea della viabilità visto che l’attraversamento è l’unica strada a raso quota torrente che permette di raggiunte le abitazioni e da queste la SP 21.Vi è una un’arteria stradale comunale di modesta carreggiata di circa ml 3,00 di larghezza denominata via Esperia che non può essere utilizzata agevolmente per le sue ridotte dimensioni carrabili, dai mezzi di soccorso, ambulanze, automezzi VV.FF…etc

Leggiamo che nelle note inviateci dal  Dipartimento della Protezione Civile vengono precisate le competenze demandate dalle normative di legge in capo agli Enti Regionali, alla Città Metropolitana,  e ai comuni e le stesse note sono state trasmesse lo scorso mese di agosto e nei primi giorni di questo mese di ottobre ai Sindaci  dei Comuni delle Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo valentia, e alle Prefetture delle precitate Province, e ad altri Enti.

L’ANCADIC ha provveduto a trasmettere le suddette note, qualora ce ne fosse bisogno, al Presidente della Regione Calabria, al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, al Consiglio comunale e alla Giunta comunale Sede, alla Prefettura di Reggio Calabria, all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale ad altri Enti   e ai competenti Ministeri, al fine di determinarsi con urgenza  secondo il principio della sicurezza generale e dei cittadini in particolare.

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