Lutto nel mondo del giornalismo a Reggio Calabria per la morte di Massimo Bandiera, collega molto noto in città. Bandiera aveva 48 anni ed era stato addetto stampa della Reggina in Serie A, attualmente era il segretario della squadra amaranto. Dopo l’incarico con la presidenza di Lillo Foti e due esperienze fuori città, il ritorno alla Reggina con l’avvento di Gallo.
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Reggio Calabria, il cordoglio del sindaco Falcomatà per la scomparsa di Massimo Bandiera
“È una giornata tristissima per la città. È morto Massimo Bandiera, un grande uomo, un professionista serio, una persona come poche, ben voluta e amata da tutti proprio per la sua incredibile semplicità ed impareggiabile umanità “. Il sindaco Giuseppe Falcomatà esprime il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del giovane giornalista reggino. “Mancherà a quanti lo hanno conosciuto e voluto bene”, ha aggiunto il sindaco concludendo: “Mancherà alla Reggio sportiva che ne ha apprezzato il talento e la professionalità. Mancherà a tutti noi perché se ne è andata una persona davvero speciale”, conclude.
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Un grave lutto ha colpito il giornalismo e lo sport calabrese. All’età di 47 anni è morto Massimo Bandiera, giornalista e dirigente sportivo del Siracusa, del Cosenza e della Reggina Calcio. Ha combattuto come un leone contro la leucemia, ma oggi ha dovuto arrendersi alla malattia.
Massimo Bandiera
Nato a Siracusa il 26 ottobre 1973, Massimo era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria dal 15 ottobre 2004. È stato capo ufficio stampa della Reggina Calcio con Lillo Foti presidente, per poi mettere a frutto la sua esperienza in qualità di segretario generale del Siracusa e del Cosenza. Nel 2019 era tornato a Reggio Calabria chiamato nella squadra amaranto dal presidente Luca Gallo.
Unendo le sue due passioni più grandi è stato una colonna della squadra di calcio dei Giornalisti Reggini che, per anni, ha partecipato ai tornei amatoriali e al campionato italiano per giornalisti organizzato dall’Ussi.
Di lui rimane il ricordo di un professionista serio e competente, ma soprattutto di una persona perbene, sempre rispettosa degli altri e mai sopra le righe. Un grande uomo che la morte ci ha strappato troppo presto.
Alla compagna Cecilia Pricoco, alla figlia e alla famiglia tutta, l’abbraccio del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)