Sab. Lug 27th, 2024

Il secondo asset nazionale dopo le architetture religiose
Una selezione di architetture fortificate – patrimonio architettonico e culturale inestimabile – viene celebrata dai soci dell’Istituto Italiano Castelli anche nel 2021 con eventi e visite guidate gratuite (anche in streaming) per sensibilizzare, accelerare o promuovere la valorizzazione territoriale Fabio Pignatelli della Leonessa, architetto, Presidente dell’Istituto Italiano Castelli: ‘Ogni anno cerchiamo di mostrare luoghi mai visti, o di farli riscoprire con occhi nuovi. Inauguriamo architetture ristrutturate o cerchiamo di ripopolare siti legati all’attualità stringente del nostro paese.

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Nei due anni precedenti abbiamo ricevuto migliaia di visitatori locali e nazionali felici di riscoprire alcuni territori feriti dai recenti sismi ma altrettanto pieni di potenzialità (Abruzzo, Marche) e in tante regioni italiane i nostri volontari hanno ideato percorsi multipli di visita scegliendo un sito principale e alcuni siti collaterali dove offrire visite guidate gratuite e tante altre attività. Nell’anno della pandemia ci siamo visti costretti ad annullare le Giornate Nazionali 2020 a poche settimane dalla data prevista (maggio) a causa della diversa situazione epidemiologica su base regionale e della grande eterogeneità dei siti coinvolti ma abbiamo continuato online la nostra intensa attività di conferenze, conversazioni e corsi – molto graditi sia dai nostri soci che dai non soci. Anche durante le Giornate Nazionali dei Castelli 2021 – oltre ad applicare tutti i protocolli di sicurezza previsti per le visite in presenza – offriremo molti contenuti online – dalle conferenze
in streaming, a video documentari dei siti, a visite virtuali – per chi non desidera ancora viaggiare, abbiamo rinnovato il nostro sito internet e ci siamo rafforzati ideando una presenza adatta a noi sui social (in particolare Instagram per
avvicinare le giovani generazioni). Con la ripartenza riprendiamo ‘in presenza’ non solo le Giornate Nazionali ma anche le nostre attività di viaggi di conoscenza, il Premio di Laurea, il concorso fotografico Il Castello si Racconta e i corsi.’

‘Quest’anno celebriamo siti che coniugano eccezionale pregio storico ed ambientale e per la prima volta i nostri volontari hanno disegnato un percorso di visita esteso a tutta la regione – in alcune con tour incluso pernotto – per aumentare
la permanenza degli appassionati attorno ai luoghi da noi proposti o continuare con visite di altre architetture fortificate vicine a quelle prescelte per le Giornate Nazionali dei Castelli 2021.

I soci IIC dell’Abruzzo propongono Navelli, borgo fortificato sull’omonimo pianoro (L’Aquila) situato in un tratto del territorio, Prata d’Ansidonia, ricco di presenze fortificate. La Basilicata riscopre il Castello di Moliterno. La Calabria celebra la cittadella fortificata a picco sul mare di Roccella Jonica con i suoi castello e Palazzo Carafa – in Emilia Romagna è la volta del Castello di Montechiarugolo di proprietà privata, in Friuli Venezia Giulia del Castello di Gemona.

La Campania anima lo spettacolare borgo cinto di Taurasi ed è la regione dove più numerosi saranno gli eventi collaterali – tra visite e tavole rotonde – che si svolgeranno nelle Giornate coinvolgendo i castelli di Agropoli, Circello, Teano. Napoli celebra il settembre dei castelli napoletani. In tutti i week end del mese visite guidate gratuite a Castelnuovo, Castel S. Elmo ed alle mura aragonesi. A Castel dell’Ovo, apertura straordinaria della sede campana dell’Istituto Italiano dei
Castelli: oltre alle visite guidate, proiezioni video su Castel dell’Ovo e sui castelli di Napoli.

Il Lazio invita alla scoperta del Tempio Palazzo e Museo Archeologico della Fortuna Primigenia a Palestrina (Roma) per metà di proprietà del Ministero della Cultura ie per metà ancora residenza privata, che sarà aperta per l’occasione.
La sezione IIC Liguria propone un’itinerario a piedi dedicato a Imperia ed il suo Porto Maurizio – una delle due parti principali (l’ altra è Oneglia) in cui è divisa la città. Cuore della visita il Parasio, centro storico medievale con la sua
peculiare struttura a chiocciola ricco di chiese, palazzi antichi, giardini, vicoletti e scorci mozzafiato sul mare e sui monti. E’ prevista anche la visita a Villa Grock il cui stile per gli esterni ed il sontuoso parco (eterogeneo, con influssi barocchi, rococò, liberty e suggestivi echi d’ Oriente) differisce dagli interni, dove predomina il déco.

La Lombardia anima quattro siti in tre diverse province su due weekend: il 17 settembre una visita al raro esempio di castello gemino di Grosio (Sondrio): complesso fortificato costituito dai due castelli di San Faustino e dal
castrum novum che ospita l’iniziativa dell’Istituto Italiano Castelli dedicata alle scuole di secondo grado: la premiazione del concorso fotografico ‘I castelli … raccontano’.

Il 18 settembre visita guidata alla Torre di Castionetto di Chiuro (Sondrio) abbinata ad un’esperienza di cammino e di degustazione.
Nel week-end delle Giornate Nazionali dei Castelli (25-26 settembre 2021), due i protagonisti: il Castello di Pavia con un convegno sul Grand Tour e i castelli lombardi anche in streaming; il Castello Scaligero di Sirmione che con la
sua imponente mole controllava la zona meridionale del lago di Garda. Per l’occasione verrà eccezionalmente riaperta la darsena, chiusa da inizio pandemia, e sarà presentata anche una visita virtuale al cantiere di restauro.
La sezione Marche invita alla scoperta o alla riscoperta di Fossombrone un’antica cittadina di origini romane, a metà strada tra l’Adriatico e gli Appennini, in cui tratti rinascimentali si legano intimamente all’antica Roma, dove l’incanto
della natura incontaminata si sposa con il fascino dell’arte. Il modo migliore per conoscere Fossombrone è percorrere le sue vie: vagando fra vicoli, portici e scalinate è possibile scoprirne i segreti ed apprezzarne il fascino unico. I soci IIC di questa regione invitano a quattro itinerari guidati, il primo dedicato alla Rocca Malatestiana, il secondo dedicato alla corte Alta e al Museo Archeologico e Pinacoteca, il terzo alla Chiesa di San Filippo, il quarto alla Casa Museo e Quadreria Cesarini.
Il Molise, uno dei territori più ricchi di castelli e palazzi baronali d’Italia, propone la visita al castello di Monforte e presenta in anteprima sui social un documentario sui castelli molisani ricco di immagini con drone. Visita anche a
Castello d’Alessandro a Pescolanciano che ospita la mostra permanente sui castelli molisani.
Il Piemonte apre le porte del Castello di Ceva, di proprietà privata.

La sezione Puglia celebra le Giornate Nazionali dei Castelli nel Castello di Trani, un sito che coniuga pregio storico ed ambientale attraverso una visita guidata e un incontro, Il castello di Trani: restauro e riqualificazione, che ne racconta la
storia e i vari interventi di restauro. La visita guidata sarà accompagnata da una video-visita virtuale sui canali social dell’IIC.

La Sardegna invita a scoprire uno dei borghi più belli d’Italia, Laconi, situato nel cuore della regione a ridosso della Barbagia con il Parco Aymerich dove alle rare essenze arboree ed un eccezionale percorso guidato storico-paesaggistico si affiancherà la scoperta del castello omonimo che risale al XI secolo oltre che una vasta rete di altri appuntamenti per dedicare all’isola un intero week-end. Il 25 e 26 settembre in programma diverse iniziative di carattere scientifico, divulgativo e ricreativo tra cui un convegno dedicato al complesso tema della accessibilità del patrimonio fortificato. Gi studenti del Convitto Nazionale di Cagliari accompagneranno i visitatori alla scoperta del rudere del castello medievale, supportati da personale qualificato per una visita che sia veramente ‘per tutti’!
I soci dell’IIC Sicilia propongono due itinerari.
A Messina un’indimenticabile passeggiata abbinata alla visita del Castello del Forte SS. Salvatore, (lungo la cortina muraria esterna in riva al mare all’ingresso del porto di Messina) ed alla lanterna del Montorsoli, uno dei più antichi
fari d’Italia. Entrambi i siti sono di proprietà del Demanio Militare, all’interno del Comando Logistico della Marina Militare a Messina, che lo mantiene con grande cura e non sono di norma accessibili al pubblico. Il 9 Agosto 2019 è stata
inaugurata l’illuminazione permanente della cortina muraria esterna del Forte da un progetto nato dall’IIC, Sezione Sicilia-Delegazione Messina, in collaborazione con la Marina Militare.

A Piazza Armerina, in provincia di Enna, aprono un castello privato di origini antichissime e riscoprono il centro storico della città che occupa un pianoro e i fianchi del monte Mira dominato dalla mole della cattedrale e, affacciato sul versante meridionale, dal castello aragonese. Lo sguardo – ricordano i soci della Onlus – si allarga fino ai castelli di Mazzarino, Butera, Enna, Troina e di altri insediamenti fortificati, oggi non più esistenti.

La sezione Trentino Alto Adige dell’IIC sceglie di far conoscere Castel Trostburg, sede di una visita guidata gratuita e di un convegno: il maniero conserva al suo interno una mostra di tutta la storia dell’’incastellamento’ trentino-altoatesino.
Anche in questa regione i soci dell’IIC hanno predisposto ulteriori itinerari di cultura castellana.
La sezione Umbria ripropone la visita a Montecolognola, delizioso borgo
medioevale con castello che si affaccia in posizione strategica sul lago Trasimeno: conserva quasi intatto il suo primitivo aspetto, mura e porte d’ingresso risalgono ai primi del Trecento.
Montecolognola era stata scelta in occasione delle Giornate Nazionali 2019 dai volontari dell’IIC locali con l’obiettivo di dare l’avvio al restauro di alcuni affreschi di pregevole valenza pittorica che si trovano nella chiesaparrocchiale di S. Maria Annunciata. I lavori sono iniziati ma, non essendo
sufficienti i fondi destinati al completamento dell’intervento conservativo, il Consiglio Direttivo della Sezione Umbria si è espresso all’unanimità per riproporre Montecolognola con la finalità di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sia alla conoscenza del sito sia all’urgenza di portare a compimento il restauro.

Anche in questa regione i soci IIC hanno costruito un imperdibile tour di viaggio per offrire un week end ricco di attività collaterali, incluso pernotto e pasti.
La sezione Veneto che nelle scorse edizioni ha celebrato restauri aprendo i cancelli di luoghi spesso chiusi da decenni registrando lusinghieri numeri di visite per ogni sito interessato, quest’anno invita alla scoperta (o alla riscoperta) del Forte di San Felice (Chioggia) immerso nel paesaggio straordinario della laguna veneziana.

Quest’architettura fortificata è oggetto di un complesso e innovativo intervento di restauro che impiega le misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale del sistema MOSE.

Dalla laguna alla terraferma, i castelli di Thiene (17 settembre) e Roncade completano l’itinerario di questa regione.

Il destino dei castelli è spesso differente da quello dei palazzi nobiliari che sono sempre situati nel centro città e per la maggior parte sono sopravvissuti agli eventi restando intatti. Le fortificazioni, proprio per via della loro storica funzione difensiva e offensiva, sono ai margini: in montagna o in collina. Per questo nel tempo la maggior parte sono state abbandonate, distrutte da guerre, o addirittura da spregiudicati progetti architettonici. Molto raramente sono abitate perché vivere in una fortificazione, oltre che scomodo, è troppo costoso. Nei casi più fortunati sono state riconvertite a strutture ricettive, o sono state restaurate per essere restituite al pubblico, ma molte continuano a essere chiuse: le Giornate dei Castelli perciò sono il momento per scoprirle e apprezzarle, magari approfittandone per costruire degli itinerari diversi dal solito in angoli sconosciuti e meravigliosi del nostro paese ai quali altrimenti non avremmo pensato.
Con migliaia di soci e con una sede in ogni regione italiana, ci prendiamo cura di un patrimonio spesso non valorizzato e siamo un unicum nel panorama associativo italiano per longevità e per qualità degli interessi rappresentati.
Non lo facciamo solo e soltanto con l’appuntamento forse più impegnativo dell’anno da organizzare – le Giornate sono frutto di un incredibile lavoro di squadra di volontari ed appassionati, studiosi e docenti – ma attraverso l’attenta relazione
con enti locali, Ministeri e altri portatori di interessi per aiutare anche nella comprensione dei ‘bisogni’ di queste particolari architetture di cui il nostro paese è il più ricco al mondo. E quello che è meno sensibile alla valorizzazione.
Ci stiamo impegnando per cercare di alleggerire il peso fiscale su queste architetture e soprattutto a studiare come poter accatastare questi beni che hanno spazi così particolari per la loro funzione, ormai persa, e quindi difficilmente classificabili. Nonostante le enormi difficoltà che la pandemia ha provocato sui nostri bilanci e sull’interazione con i nostri soci, abbiamo dato seguito a diversi progetti già in cantiere. Ad esempio, insieme ad associazioni non profit che si
occupano di valorizzazione del patrimonio storico italiano come l’ADSI, Ville Venete ed altre, l’Istituto Italiano Castelli ha sottoscritto un protocollo che tra le altre cose prevede la creazione di un comitato inter-associativo di durata biennale che
permetterà alle nostre voci di essere più udibili sia per i decisori a livello nazionale che locale.’
Ufficio stampa: Diana Marrone
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journalists, press officers, event designers
email || prundercover@gmail.com skype || diana_prundercover
mobile || + 39 349 5517623
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La partecipazione a ciascuna iniziativa prevede l’obbligo di prenotazione nelle modalità di volta in volta indicate.
All’arrivo, è obbligatoria l’esibizione della certificazione Green Pass

CALABRIA (con video)
La Cittadella fortificata, Castello e Palazzo Carafa a Roccella Jonica (RC) conserva i resti dell’antico centro abitato di Roccella di San Vittore, cittadella fortificata affacciata sul mare, sicuramente attestata e data in feudo nella prima età angioina a Gualtiero de Collepetro (1269), ma con evidenza archeologica e monumentale ascrivibile almeno al periodo normanno-svevo. La cinta muraria, già citata in documenti del XV secolo e dotata di Torrioni di età angioina ancora conservati, fu potenziata tra XV e XVI secolo con la costruzione di alcuni bastioni e il rifacimento dell’unica porta urbica, ancora oggi conservata. La cittadella, denominata in età moderna La Roccella, è sovrastata dall’antico Castello di Monte Falcone (oggi detto Torre di Pizzofalcone) con la Torre mastio cilindrica e il recinto fortificato, con un bastione del XVI sec; il suo impianto e la tipologia sono antecedenti al dominio angioino, probabilmente ascendenti al periodo tra XI e XII sec; nel 1283, durante la Guerra del Vespro, ci fu un ordine regio di raderlo al suolo per fellonia del Castellano. Nel 1479 La Roccella fu data in feudo a Jacopo Carafa e in possesso di questa famiglia rimase fino al 1806, anno dell’eversione della feudalità.

Nella parte centrale della cittadella sorge il Palazzo Feudale fortificato, rifatto agli inizi del XVI secolo dal conte Vincenzo Carafa, figlio e successore di Jacopo. Il palazzo sorge a ridosso dell’antica chiesa Matrice dell’Universitas roccellese, di fondazione medievale ma rimaneggiata nei secoli successivi, raggiungibile dal Palazzo attraverso un passaggio
dal coretto. Il Palazzo fu poi ampliato alla fine del XVII da Carlo Maria e Giulia Carafa, ultimi principi de La Roccella appartenenti al ramo primogenito della famosa dinastia napoletana. Agli inizi del XVIII sec, con l’avvento nel feudo roccellese del ramo cadetto dei principi Carafa, cioè dei duchi di Bruzzano, nella persona di Vincenzo Carafa, tutte le fortificazioni, dalla cinta muraria al Palazzo, furono sottoposte a lavori: soprattutto il Palazzo fu notevolmente ampliato, con la costruzione di tre nuove ali e fu anche fortificato da tre torrioni realizzati sul lato Ovest del circuito murario, nel punto in cui questo è più vicino al Palazzo stesso, ancora oggi conservati. L’antica Roccella fu progressivamente abbandonata tra XVIII e XIX secolo per essere edificata ai piedi della rocca, lungo l’antichissimo asse viario del dromo e sul mare.
L’Istituto Italiano Castelli ha collaborato per questo evento con il Comune di Roccella Ionica, Jonica Multiservizi SpA, Circolo di Studi Storici “Le Calabrie”
Giorno di apertura: 26 settembre 2021
Orari: 9,00-13,00 /16,00-21,00
Visite guidate: gratuite, prenotazione obbligatoria
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 0964.866287 calabria@istitutoitalianocastelli.it, stefi.parrone@gmail.com
Sito internet www.castelloroccella.it
Programma
Visite guidate precedute dalla descrizione del sito e dalla sua storia, a scelta.
Mattino:
Ore 9,45: Ritrovo presso il Teatro al Castello, Via Giordano Bruno, 116, zona Nord
di Roccella. Percorso guidato intorno alle mura della città con visione delle fortificazioni e del castello dal basso*.
Ore 10,30 Raduno dei partecipanti nella Platea major de La Roccella, situata davanti al Palazzo Carafa; ingresso nella ex Chiesa Matrice San Nicola di Bari (adiacente al Palazzo Carafa) per ascoltare la storia della Cittadella, della Chiesa e del Palazzo e la descrizione del sito; sarà proiettato il filmato realizzato per l’occasione per introdurre alla visita del castello
Ore 11,10 Visita guidata del Palazzo fortificato Carafa.
In alternativa si può raggiungere direttamente la Platea Major nella Città antica, situata davanti al Palazzo Carafa. Durante la visita, nel Palazzo e nelle adiacenze saranno presenti figuranti del Corteo Storico Carafa nelle vesti dei personaggi protagonisti della storia del Castello. Sarà anche possibile, per chi vorrà, visitare l’area della Torre di Pizzofalcone (già Castello di Monte Falcone) raggiungibile attraverso una scalinata dalla via Città, strada d’accesso alla Cittadella. In alternativa alle visite guidate programmate, i visitatori potranno accedere al sito liberamente dalle 09,00 alle 13,00.
Pomeriggio:
Ore 15,30: Ritrovo presso il Teatro al Castello, Via Giordano Bruno, 116, zona Nord di Roccella. Percorso guidato intorno alle mura della città con visione delle fortificazioni e del castello dal basso*.
Ore 16,15 Raduno dei partecipanti nella Platea major de La Roccella, situata davanti al Palazzo Carafa; ingresso nella ex Chiesa Matrice di San Nicola di Bari (adiacente al palazzo Carafa) per ascoltare la storia della Cittadella, della Chiesa e del Palazzo e la descrizione del sito; sarà proiettato il filmato realizzato per l’occasione per introdurre alla visita del castello.
Ore 17,00 Visita guidata del Palazzo fortificato Carafa.
In alternativa alle visite guidate programmate, i visitatori potranno accedere al sito della Cittadella, del palazzo e della Chiesa liberamente dalle 16,00 alle 21,00.
Ore 18,00 nella ex Chiesa Matrice di S. Nicola di Bari Presentazione del volume dell’Istituto Italiano dei Castelli: “Architetture fortificate nel paesaggio agrario della Calabria – Percorsi di conoscenza e valorizzazione” a cura di Francesca Martorano.

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