Sab. Lug 27th, 2024

“Centosettanta roghi solo l’altro ieri, che hanno richiesto l’intervento di 10 canadair e due elicotteri antincendio: la Calabria brucia, dal Pollino allo Stretto, muore divorata dalle fiamme, eppure la politica regionale non sembra rendersene conto, impegnata com’è nel rimirarsi allo specchio, autocelebrandosi sui giornali e autoattribuendosi becere e, quanto mai, inopportune etichette “pop””.

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Lo dichiara in una nota il coordinatore della campagna elettorale per le regionali in Calabria, il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Misiti, che continua:

“Si ha la sensazione che dietro questa pluralità di incendi vi sia un disegno criminoso e sarà compito della magistratura accertarlo, intanto quello che salta all’occhio è la più totale impreparazione delle istituzioni di fronte al prevedibilissimo problema dei roghi d’estate. Nessuna attività di prevenzione, controllo e programmazione per la tutela del patrimonio ambientale è stata posta in essere dalla Regione Calabria in questi mesi. Solo annunci non seguiti da fatti conseguenti. La normativa di pianificazione antincendio è rimasta alla prova dei fatti lettera morta. Una latitanza imperdonabile che ha comportato l’annientamento di interi boschi di inestimabile valore, che causerà in futuro, al presentarsi delle prime piogge, inevitabili fenomeni di dissesto idrogeologico, smottamenti e frane”.

“È tempo che qualcuno all’interno della Regione Calabria faccia mea culpa, prepari le valigie e torni a casa, di certa sciatteria e noncuranza i calabresi ne hanno piene le tasche e lo dimostreranno alle regionali d’autunno scegliendo di cambiare con Amalia Bruni presidente”, conclude.

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