Sab. Lug 27th, 2024

In fiamme l’auto dell’imprenditore reggino Michele Laganà, tesoriere dell’associazione provinciale dei costruttori. Pochi dubbi sulla matrice dolosa dell’episodio, sul quale intervengono i vertici di Confindustria Reggio.

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«Esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega e amico Michele Laganà, oggetto di un grave atto intimidatorio che condanniamo con fermezza», affermano il presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio e il presidente di Ance Reggio Calabria Francesco Siclari.

«Non possiamo più accettare episodi criminali che – proseguono i due – minano la libertà del mercato e tentano di condizionare l’attività di imprenditori che, come nel caso di Michele Laganà, si sono sempre contraddistinti per l’impegno, la passione e la correttezza dell’operato, tanto all’interno della propria azienda, quanto nella vita associativa: un punto di riferimento all’interno di Ance Reggio che, con la sua presenza, ha contribuito all’elaborazione della visione associativa sul territorio».

 La solidarietà di Confindustria e Ance

 

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega e amico Michele Laganà, oggetto di un grave atto intimidatorio che condanniamo con fermezza”. Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, il presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio e il presidente di Ance Reggio Calabria Francesco Siclari, dopo l’incendio doloso dell’autovettura dell’imprenditore reggino che, tra l’altro, ricopre l’incarico di tesoriere dell’associazione provinciale dei costruttori. “Non possiamo più accettare episodi criminali che minano la libertà del mercato e tentano di condizionare l’attività di imprenditori che, come nel caso di Michele Laganà, si sono sempre contraddistinti per l’impegno, la passione e la correttezza dell’operato, tanto all’interno della propria azienda, quanto nella vita associativa: un punto di riferimento all’interno di Ance Reggio che, con la sua presenza, ha contribuito all’elaborazione della visione associativa sul territorio”. “L’imprenditoria reggina – proseguono i vertici provinciali di Confindustria e Ance – si stringe attorno a Laganà, invitandolo ad andare avanti con determinazione, nella consapevolezza che solo uno sforzo collettivo in direzione della trasparenza e della legalità, oltre che della piena condivisione di un percorso con lo Stato, può condurre a debellare le forze oscure e criminali che soffocano la nostra società. In questi mesi, sia Confindustria che Ance hanno intrapreso un cammino volto a sensibilizzare gli associati attorno alla necessità di vincere diffidenze e paure e di sostenere l’azione dello Stato contro la pervasiva e asfissiante presenza della criminalità. Il reiterarsi di simili episodi non fa che rafforzare il nostro convincimento – concludono Vecchio e Siclari – che questo nuovo approccio non è solo giusto, ma anche necessario”.

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