Dom. Lug 28th, 2024

INTERVISTA AL MEDICO E GIÀ ASSESSORE DEL COMUNE DI CAULONIA, DR. FRANCO NAPOLI.
QUALI SONO LE SUE IMPRESSIONI SU QUESTO NUOVO PROGETTO POLITICO CHE POTREBBE PORTARE ALLA NASCITA DI UN TERZO POLO, A CAULONIA?
Espongo rispettosamente le mie prime impressioni. Reputo interessante l’iniziativa di quello che si è caratterizzato sulla stampa come “terzo Polo”, definizione però che potrebbe sembrare, ad una prima lettura, riduttiva nel concetto. Da quello che ho potuto constatare non si tratta meramente di contenitore nel quale sono confluiti gli scontenti come alcuni hanno malignato, ma di soggetti che insieme potrebbero trasformare un “impulso” in un “progetto” che cerchi di compattare, compatibilmente, tutto ciò e tutti quelli che risulteranno utili ad una rinascita di Caulonia da presentare al vaglio della popolazione.
E’ una iniziativa che nasce dal rammarico scaturente dal fatto che le due realtà politiche presenti nella compagine politica/ rappresentativa del Paese , ed in cui avevamo riposto tante speranze (maggioranza e minoranza) , in questi tre anni, hanno sicuramente dimostrato notevoli manchevolezze, anche in parte legate vecchi problemi.
Ciò non toglie, e lo penso veramente, conoscendoli tutti personalmente, che sia in un contesto che nell’altro, vi saranno elementi portatori di idee e proposte da non archiviare in quanto, se rimodellate in certi aspetti, potrebbero bene integrarsi in un nuovo programma serio per il rilancio del Paese . Certo a tal uopo si dovranno abbandonare, per chi ne avesse, velleità di potere e di cariche perché, da quanto ho capito, la nuova formazione non credo vorrà prendere in prestito, così come sono, i progetti di qualcun altro, ma si prefigge di sviluppare una propria filosofia politico amministrativa, capace di fornire a Caulonia una svolta ed una rivincita nel comprensorio di appartenenza, dove il Comune è anche misconosciuto. Per me il progetto preferito di base, è molto semplice: i bisogni del prossimo.
Ecco perché si rende necessario partire senza la “testa fasciata”, decidendo democraticamente tutti insieme solo “a fine corsa” ciò che è meglio fare: questa è la linea che sinceramente mi potrebbe affascinare con un “piano di lavoro aperto” basato su criteri liberalsocialisti e religiosi. Un sogno è solo un sogno. Un obiettivo è un sogno con un progetto e una scadenza , ci vorrà tanta costanza.
QUALI SONO, A SUO PARERE, GLI OBIETTIVI PRIORITARI DA PERSEGUIRE?
Per Caulonia, credo che in fase preliminare è inutile mettersi la cravatta quando ancora ci dobbiamo vestire….
Prima di fissare degli obiettivi per un nuovo progetto politico-ammnistrativo, che non sia soltanto delle parole con sterili programmi spesso mai realizzati negli ultimi dieci anni , ma un qualcosa di fondato ,di serio,di importante e di fattibile, bisogna valutare come raggiungerli.
A mio parere, si dovrebbe partire garantendo e considerando tre diritti fondamentali che oggi nel nostro comprensorio sono, quantomeno, traballanti, se non disattesi: quello alla “qualità della vita” ( salute, ambiente, formazione, lavoro, sicurezza , impegno civico, vita privata), quello alla “proprietà” (privata e pubblica) ed quello alla “libertà” (nelle sue varie estrinsecazioni).
Se non si parte da ciò su un futuro, vago e incerto, si potrebbero fare un’infinità di piani interessanti, meglio ancora se azzardati e improbabili, tanto niente corrisponderà alle nostre elucubrazioni; ci resterà l’amara consolazione che almeno avremmo avuto il piacere di progettare castelli di sabbia: è lungo il cammino dal progetto ad un qualcosa di solido e dignitoso.

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A SUO PARERE, IL PROGETTO REGISTRERA’ SOLO NUOVE PROPOSTE POLITICHE O ANCHE PUNTERÀ AL RECUPERO DI VECCHIE IDEE MAI REALIZZATE?
Spero proprio che il progetto registri nella programmazione e negli uomini sia nuove proposte che il recupero delle tante idee e elementi positivi che sono rimaste negli anni in cantiere o in penombra , capace di attrarre professionisti e non, associazioni e gruppi impegnati nell’informazione, nella divulgazione e nella cultura. Ecco perché nei contatti e negli incontri avuti con diversi, ho colto l’occasione per portare i saluti agli elementi tuttora impegnati direttamente ed indirettamente nell’attuale amministrazione cauloniese.
Conoscendoli anche se alcuni di questi, devo ammettere che li vedo fuori posto: ma la colpa è un po’ di noi tutti che abbiamo sbagliato a credere in un qualcosa già nata zoppicando sembra che stia finendo per paralizzare il paese costringendolo alla sedia a rotelle.
Da medico penso che quando abbiamo fatto nascere quell’organismo dovevamo prima meglio attivare il cervello concependo seriamente norme e funzioni, così permettendo al cuore che lo irrorava di farlo funzionare ed ai polmoni di purificarlo e correggerlo nelle funzioni stesse
Ahimè nella fretta il cervello si è rallentato ed è stato facilmente distraibile, il cuore non ha funzionato ed i polmoni hanno inspirato aria contaminata.
RITIENE SI DEBBA PROSEGUIRE SULLA VIA DELLE COALIZIONI CIVICHE O SIA VENUTO IL MOMENTO DI CREARE UNA AGGREGAZIONE DI CENTRO DESTRA ED UNA DI CENTRO SINISTRA?
Organizzare gruppi sulla base di un’unica comune settoriale ideologia politico-sociale credo che poco si confaccia a realtà amministrative di dimensioni ridotte come quelle del Comune di Caulonia che negli ultimi trent’anni non mi risulta l’abbia mai effettivamente praticata, e le dico il perché
Nel rispetto delle posizioni di ognuno per me la destra e la sinistra “irriducibile” si erano dotate di un corredo dottrinale assunto approssimativamente esaltando, l’uno l’individuale e l’altro il collettivo. E’ sotto gli occhi di tutti che oggi si sono ritrovate a combaciare, nelle rispettive estreme espressioni, con moduli paralleli: edonismo e consumismo , sesso e possesso.
Hanno dimostrato negli anni e principalmente in questo periodo di Covid19, che sono due frutti di smodate ambizioni razziali e pseudosociali , poste all’illusorio servizio della cittadinanza con ennesime inefficienze e prese in giro , manifestando aspetti razzistici e discriminatori tra regioni e regioni, tra territori e territori,, nell’illusione di attendere qualcosa o qualcuno che ancora stiamo aspettando , impoverendo di fatto istituzioni fino al crollo . Alcune realtà si sono già estinte ed altre saranno in via di estinzione se non integrate con i veri bisogni della società civile
Spesso non ci è rimasto altro che affidarci a Cristo ed il suo Vangelo per avere la speranza di una rivincita delle cose fatte per amore ed utilità e non solo per fini di politica, mirata al compromesso e allo spicciolo interesse.
Ecco perché a livello locale, aperta a tutti coloro che ne condividono il programma, sarebbe utile proseguire con aggregazioni civiche autonome rispetto a quelle composte da solo esponenti di partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi della cittadinanza. Sembrerebbe la soluzione più facile ma sono convinto che sia invece quella più difficile a realizzare in modo serio, unica però a potere dare democraticamente e, veramente, risposte alla popolazione nei suoi diversi ed articolati bisogni sociali

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