Dom. Lug 28th, 2024

La coppia di rapaci difendeva il nido su un albero, in pieno centro

Aggredito da un allocco. Disavventura insolita ma davvero brutta quella toccata a Domenico Rescigno, titolare di un bar di Gioiosa Jonica, che ha rischiato di perdere un occhio per l’aggressione del rapace, avvenuta mentre passeggiava sul viale delle Rimembranze. Un’aggressione che ha costretto il malcapitato al ricovero agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico: «Mi hanno ricoverato alle 23 di venerdì – racconta Rescigno – e ho subito un intervento chirurgico durato quasi un’ora per suturare l’esterno dell’occhio lacerato dall’attacco del rapace. Dopo l’operazione – continua – ho iniziato una terapia che sta continuando in questi giorni ma ancora i medici non si sono espressi sui tempi di recupero. Volevo comunque ringraziare la dottoressa Vaccaro, i dottori Cimino e Cozzupoli e tutta l’èquipe, che si sta adoperando per limitare i danni che ho subito».

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Ma questo non è stato l’unico episodio. Sono stati segnalati almeno altri tre “aggressioni”, che hanno avuto come protagonista una coppia di allocchi che ha pensato bene di fare il nido su un albero di arancio, proprio in viale delle Rimembranze. Un comportamento quanto mai insolito, ma evidentemente provocato dall’istinto dei rapaci di difendere i piccoli da coloro che si trovavano a passare nei paraggi.

Il sindaco Salvatore Fuda messo al corrente della situazione ha subito contattato le autorità competenti per capire come agire ma soprattutto come farlo nel più breve tempo possibile. Ed è proprio il primo cittadino ha fare una accurata ricostruzione dei fatti: «Una coppia di allocchi – spiega Fuda – ha nidificato su uno degli alberi cavi situato nella parte bassa del Viale delle Rimembranze e nel fine settimana sono state aggredite alcune persone che transitavano nei pressi del nido. Sono quattro i casi segnalati di cui solo uno talmente grave da rendere necessario il trasporto in ospedale del ferito, che tutt’ora si trova ricoverato a Reggio Calabria. Appena mi hanno messo al corrente della situazione ho subito contattato il corpo dei Carabinieri forestali mettendoli al corrente della situazione. Gli uomini dell’arma hanno pianificato un intervento per domenica mattina, visto che era bisognava effettuarlo in orario diurno onde evitare di essere attaccati dalla coppia di animali. Durante l’intervento, che ha visto gli agenti dei Carabinieri forestali prelevare il nido in cui si trovava un cucciolo che è stato consegnato a una associazione di Catanzaro che si occupa del recupero di animali selvatici, che avrà il compito di curarlo fino a quando non sarà pronto a tornare in libertà».

«La decisione – continua Fuda – è stata dettata dal fatto che secondo gli esperti non essendoci più cuccioli da difendere l’istinto materno sarebbe venuto meno e i due animali non dovrebbero più attaccare nessuno. Per evitare che il problema si possa ripresentare – ha concluso il primo cittadino – gli operai comunali hanno chiuso la cavità nella quale era ospitato il nido, e la speranza di tutti e che la coppia di rapaci non assalisca più nessuno». Gioiosa Jonica ed in particolare il viale delle Rimembranze non sono nuovi ad episodi di nidificazione di rapaci. Due anni fa, non lontano dal luogo delle aggressioni, un altra coppia di allocchi aveva fatto il nido, solo che in quel caso gli animali dopo alcune settimane abbandonarono la zona autonomamente ma soprattutto non si registrarono episodi di aggressioni ad essere umani.

fonte Antonio Labate (gazzetta del sud)

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