Sab. Lug 27th, 2024

Chi può conoscere il fenomeno criminale noto come “’ndrangheta” meglio di chi l’ha combattuta in prima linea indossando una divisa da Degno Servitore dello Stato? Crediamo in pochi. Ecco perché il saggio “’ndrangheta addosso” (2019, Falzea) scritto dal Tenente dei Carabinieri a riposo (e giornalista pubblicista) Cosimo Sframeli è un saggio indispensabile per chi vuole approfondire la conoscenza della mafia più diffusa e pericolosa del mondo.

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Sframeli non si perde in chiacchiere da social network o da corteo, perché la sua antimafia non c’entra nulla con quella delle parate e dei simboli. No, lui la ‘ndrangheta l’ha combattuta fin dagli anni ’80, tempi in cui la si considerava una sorta di mafia “minore” rispetto a camorra e cosa nostra e, approfittando della iniziale mancanza di luci della ribalta riusciva a infiltrarsi meglio nell’economia, nelle istituzioni e perfino nella massoneria dopo l’evoluzione in “Santa”.

Nel corposo volume si ricordano i tempi del pool investigativo della Procura di Locri diretto dai magistrati Carlo Macrì ed Ezio Arcadi e in cui in prima linea erano i militari dell’Arma agli ordini del mitico maresciallo Spanò. Ma non solo. La parte centrale è piena di storie di persone, specie vittime della violenza ‘ndranghetista e della terribile stagione dei sequestri di persona. Storie spesso inedite  o comunque dimenticate da quella parte di cronaca che non è diventata storia contemporanea.

Ma per non vanificare quel lavoro di impegno e lotta spesso eroica e soprattutto per non lasciare che i rimpianti prendano il sopravvento, c’è la terza parte del saggio, in cui Sframeli indica alcune responsabilità (riferite a quella parte di Stato che avrebbe dovuto e potuto fare meglio il proprio dovere) e possibili vie di uscita, partendo dalla prevenzione del fenomeno criminale fondata innanzitutto sullo sviluppo culturale. Perché è ormai noto che la mera repressione da sola non basta. Specie quando gli sforzi di valorosi magistrati e forze dell’ordine viene reso vano da istituzioni colluse o comunque permeabili alla capacità d’infiltrazione della ‘ndrangheta.

Cosimo Sframeli presenterà il suo libro venerdì 27 dicembre alle 18 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno. Gianluca Albanese dialogherà con l’autore.

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