Sab. Lug 27th, 2024

Situazione drammatica a Catanzaro, oltre un centinaio di persone con diabete, bambini e donne in gravidanza compresi, da mesi in attesa di ricevere i loro device salvavita. Il motivo? Mancanza di personale all’interno degli uffici dell’ASP!

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La Federazione Diabete Calabria, membro della Commissione Regionale di Diabetologia, nata per tutelare gli interessi dei diabetici calabresi e per perseguire l’uniformità dell’assistenza a tutte le persone con diabete,  denuncia il gravissimo disservizio dell’A.S.P. di Catanzaro che con la mancata erogazione dei presidi per  diabetici, sta creando un serio problema di salute a molte persone. La Federazione Diabete Calabria, a seguito delle molteplici segnalazioni, ha cercato di capire quali potessero essere le motivazioni delle mancate erogazioni. Perché non vengono effettuati ordini d’acquisto che riguardano il materiale di consumo di vecchie e nuove prescrizioni per i pazienti diabetici portatori di pompa-iniettore d’insulina noto come microifusore? (strumento che eroga  insulina, indispensabile per alcune tipologie di pazienti) Perché non vengono effettuati  gli ordini dei sistemi CGM e FGM? (sensori per il monitoraggio in continuo di glicemia) Perché non è disponibile nemmeno l’altro materiale  indispensabile per la gestione della terapia insulinica? Facciamo presente che i device in questione fanno parte dei nuovi LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, pertanto oggi non fornire a vecchi e nuovi pazienti quanto prescritto è la non applicazione dei LEA e per alcuni significa interrompere una terapia salvavita! La Federazione Diabete Calabria, ha tentato ripetutamente di capire a chi rivolgersi per la soluzione del problema,  ha chiesto un incontro con la Commissione Straordinaria e quello che ha ottenuto è stata una risposta inqualificabile: “ siamo in carenza di personale, non c’è nessuno che possa effettuare gli ordini e gli acquisti!”. Un fatto gravissimo, una risposta inammissibile!  E’ evidente che chi dovrebbe  organizzare e disporre il servizio, non ha idea di che cosa sia il diabete, di come vada trattato e gestito e di come la cronicità della patologia determini un carico al paziente e alla famiglia che non può e non deve essere assolutamente aggravato da problematiche di questo tipo. Non è ammissibile che ci siano ritardi o inadempienze in merito: il diabete non concede pause! Le persone che accedono ai device sono particolarmente fragili: donne in gravidanza consapevoli che l’utilizzo del device è indispensabile per partorire un bambino sano e sanno che senza i sensori,  senza la possibilità di monitorare in maniera costante la propria glicemia, aumentano i rischi di complicanze sia per la mamma che per il nascituro;  bambini anche molto piccoli, con le loro  mamme costrette a vegliare sui loro piccini durante la notte per paura delle ipoglicemie notturne che, se inavvertite, possono essere mortali e che grazie a questi device sono notevolmente ridotte; bambini in età scolare i cui genitori,  grazie ai sensori hanno la possibilità di monitorare a distanza, senza essere costretti a lasciare il lavoro per recarsi a scuola;  giovani  e adulti che grazie all’azione del microinfusore e del sensore hanno finalmente raggiunto un compenso metabolico e possono ridurre significativamente le complicanze acute, frequenti cause di ricovero, e allontanare nel tempo altre complicanze come, la neuropatia, la nefropatia, la retinopatia, il piede diabetico, problemi cardiovascolari che, senza questi strumenti, aumenteranno e di conseguenza aumenteranno i costi per il sistema sanitario regionale già commissariato e in piano di rientro. 

Pertanto la FEDICAL, Federazione Diabete Calabria, ha deciso di denunciare pubblicamente il grave disservizio, confidando che l’istituzione competente possa in brevissimo tempo,  dare risposte concrete e una soluzione definitiva a questo stato di assoluta emergenza e gravità.

Chiediamo inoltre un incontro urgente con i Commissari e i vertici dell’ASP per avere finalmente chiarimenti in merito e risposte concrete sulla risoluzione immediata del problema.

Emanuela Zurzolo

Presidente Federazione Diabete Calabria

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