Sab. Lug 27th, 2024

La CISL FP ha partecipato all’incontro tenutosi all’Ospedale di Locri con S. Eccellenza il Prefetto Dr Massimo Mariani, Il Sindaco di Locri Dr Giovanni Calabrese, la Struttura Commissariale dell’ASP di Reggio Calabria e il Referente per Locri Dr Sergio Raimondo.

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Dopo un’attenta disamina delle problematiche riguardanti l’argomento, la CISL FP ha proposto una serie di soluzioni, chiarendo che la problematica dell’Ortopedia di Locri non si sarebbe risolta nemmeno con l’assunzione degli Ortopedici mancanti, infatti la sala operatoria dell’Ortopedia non è accessibile perché non adeguata agli interventi richiesti dai NAS dei Carabinieri, l’adiacente sala operatoria chirurgica può supportare qualche intervento ortopedico nei momenti di “vuoto” ma non può garantire il regime pieno derivante dall’augurabile riattivazione del Reparto.

La CISL FP ha vivamente consigliato di intraprendere i lavori di adeguamento proprio in questo periodo di stasi, per evitare che risolte le problematiche concorsuali potesse venir  fuori l’ennesima scusa per non far funzionare l’Ortopedia di Locri, considerando che le condizioni logistiche, organizzative ed operative in cui oggi versa la Struttura Complessa, sono un deterrente alla scelta di questa sede per uno Specialista Ortopedico.

La CISL FP ha esposto nella riunione, la problematica della mancata attivazione dell’Atto Aziendale e del Dipartimento che dovrebbe includere e far funzionare il contesto ortopedico aziendale, garantendo l’interscambio tra sedi ed ogni sorta di immediato intervento e compensazione in modo snello e funzionale, anche questa condizione non è stata ne intesa e ne considerata.

E’ veramente triste considerare che non si interviene sulle vere problematiche e si discute sempre degli effetti senza aggredire le cause, se oggi non ci sono Ortopedici nell’Ospedale di Locri, ciò non è la causa della chiusura del Reparto ma l’effetto dovuto alla cattiva gestione, da molto tempo voluta e mai affrontata.

La CISL FP ha ampiamente dimostrato che il buon funzionamento dell’Ortopedia è strettamente legato ai Servizi di diagnostica strumentale ed in particolare alla Radiologia, bisogna quindi considerare che la Radiologia di Locri è spesso sprovvista di Personale Medico e di conseguenza impossibilitata ad effettuare TAC con mezzo di contrasto, e si deve mettere in  conto che a Polistena la TAC non funziona.

Il Reparto di fatto è chiuso da tempo per l’attività ordinaria di ricovero,  funziona a regime di ambulatoriale esterna e consulenza interna per il Pronto Soccorso e qualche Reparto.

L’Ostinata miopia di considerare solo il problema dell’Ortopedia, che c’è ed è insopportabile, senza cogliere le cause del fallimento, è la conseguenza di continui ed inutili interventi, di false riaperture che durano pochissimo, di mirate tecniche di denigrazione e impoverimento di tutto l’Ospedale di Locri a danno di tutti gli Operatori del Comparto, della Dirigenza e soprattutto dei Cittadini che rischiano la vita.

La condizione dell’Ospedale è preoccupante già all’ingresso al Pronto Soccorso dove su ventisei sedie, ben quattordici sono rotte e nessuno si preoccupa di chi rimane in piedi.

Gli ambienti delle sale per i codici gialli e verdi non sono adeguatamente climatizzati con enorme sacrificio, più volte lamentato da parte del Personale ivi operante e con intuibili conseguenze sull’assistenza, le stampanti sono spesso mal funzionanti, mancano i toner per stampare i referti.

Mancano Medici Infermieri ed OSS in tutti i Reparti, il Personale deve effettuare straordinario, prestazioni aggiuntive, raddoppio dei turni, non esistono quasi i Primari, gli incarichi provvisori di facente funzione sono scaduti, mancano i Coordinatori, gli impiegati per il CUP, oltre a quelli per il semplice pagamento del Ticket che è rimasto chiuso per parecchi giorni.

Manca una programmazione Territoriale che preservi l’Ospedale dagli accessi impropri, nella Struttura si riversano centinaia di Persone per i prelievi ematici esterni, il protocollo generale invia ancora la documentazione a Reggio Calabria attraverso gli automezzi.

In questo contesto ci si preoccupa, giustamente, di un Reparto che non deve chiudere, vengono spiegate “forze” aziendali, militari, civili e la conclusione è la delibera 462 del 10/09/2019 che recita: “al fine di poter attuare la suddetta rimodulazione si dovrà procedere al blocco temporaneo dei ricoveri presso la SOC di Ortopedia dell’Ospedale di Locri, ed alla progressiva dimissione dei Pazienti in atto Degenti”.

La delibera numero 462 non parla di interventi di adeguamento, ripristino, messa a norma e non ci si meraviglia se questi limiti interverrano nel futuro perché ignorati o forse mantenuti, di certo l’Ortopedia di Locri soffre da anni, soffre sempre di più e tutto quello che si è fatto finora è risultato inefficace.

Parlare solo di un Reparto è un gravissimo errore, come è un errore parlare dell’Ospedale di Locri e non della crisi della rete ospedaliera aziendale, è grave cercare di far risolvere i problemi a chi li ha finora  causati, è ancora più grave non accorgersene.

 

 

Il Segretario Generale Aggiunto

Giuseppe Rubino

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