Lun. Lug 29th, 2024

La Reggina si ferma al secondo turno dei play off, lasciando strada al Catania. Serviva vincere, gli amaranto, invece, perdono 4-1 in una gara che solo per pochi minuti è stata in discussione.

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Merito di un Catania che ha saputo approfittare di una Reggina con poche idee, tenendo il pallino del gioco e senza fare cose di altissimo livello. Gli amaranto, invece, sul più bello si sono scontrati con i propri limiti, ossia l’incapacità di imporre il proprio gioco e di speculare troppo sugli avversari.

Una proposta assai modesta che, arrivati ad un certo livello, non basta, al cospetto di una squadra come il Catania che, pur senza brillare, ha dimostrato di avere uno spartito migliore da cui leggere.

Non pervenuti gli uomini che avrebbero dovuto fare la differenza.

Aspettare la controparte e attendere di punirla con un episodio dettato dalla bravura dei singoli o della buona sorte è stato il leit motiv di una squadra quella amaranto che, invece, al Massimino non ha saputo reagire a qualche episodio sfavorevole come un’autorete ed un rigore negato.

A ciò si aggiunge qualche errore, quello si, inconsueto in fase difensiva, amplifico dalla qualità offensiva degli avversari.

Catania-Reggina: amaranto attendisti, ma non basta

La partita, per la Reggina, non nasce sotto la buona stella. Con Franchini già out, Cevoli perde anche Kirwan ed è costretto a spostare Salandria a destra, proponendo Procopio a sinistra.

Sorprende, invece, nel Catania la scelta di Sottil di tenere fuori Lodi. La gara, sin dal primo minuto,  è particolarmente nervosa. Gli amaranto hanno bisogno di vincere, ma a fare la partita sono gli etnei spinti dai settemila spettatori presenti al Massimino.

La manovra dei padroni di casa non è esaltante o particolarmente veloce, anzi i ritmi sono compassati. La colpa della squadra di Cevoli è di essere poco reattiva in poche e particolari situazioni di gioco. Una è quella che porta al vantaggio etneo: al 17′ Sarno salta come birilli troppi uomini avversari, si incunea in area e firma il gol dell’ex.

Gli amaranto, però, trovano subito la forza di rimettere il match in equilibrio: Doumbia, unica punta, se ne va sulla sinistra e crossa per l’accorrente Salandria che fa 1-1 proprio sotto il settore ospiti.

La partita resta particolarmente lenta, il Catania si affida a traversoni dalla trequarti su cui spesso a farla da padrone c’è Marotta, autentico uomo ovunque dell’attacco siciliano. L’occasione migliore per i padroni di casa arriva sugli sviluppi di un corner, quando Silvestri elude la marcatura di Gasparetto e chiama Confente ad una parata, su cui Di Piazza non riesce a trovare il più facile dei tap in.

Catania-Reggina: la reazione amaranto

Il meritato vantaggio (almeno per mole di gioco prodotta) arriva al 37′: ennesimo cross da sinistra, Gasparetto va in chiusura ma la sua deviazione finisce clamorosamente nella propria porta.

Negli ultimissimi minuti finali della prima frazione gli amaranto provano a raddrizzare la sfida con le giocate dalla distanza di Bellomo e Strambelli (neutralizzate, non senza difficoltà, dal portiere Pisseri)  e con un gol annullato da Gasparetto (giustamente) sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Nella ripresa Cevoli inserisce Baclet, irrobustendo la prima linea.  Gli ospiti  sembrano avere un’altra inerzia e l’ennesimo tentativo dalla distanza di Strambelli, deviato da Rizzo, chiama Pisseri all’ennesimo intervento.

L’erroraccio di De Falco in fase di manovra lancia il contropiede del Catania che chiude la contesa con Di Piazza, dopo avere fallito precedentemente il colpo del ko con Marotta, ma è proprio quest’ultimo a firmare il poker.

Agli amaranto, sul 3-1, mancano un rigore e un’espulsione, ma la prestazione complessiva non autorizza ad aggrapparsi agli episodi.

La Reggina perde a Catania e saluta i play-off. Il tabellino della gara:

CATANIA-REGGINA 4-1

Marcatori: 17′ Sarno (C), 19′ Salandria (R), 37′ aut. Gasparetto (C), 57′ Di Piazza (C), 80′ Marotta (R)

Catania (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Rizzo (84′ Angiulli), Bucolo (73′ Carriero), Biagianti; Sarno (73′ Llama), Di Piazza (73′ Curiale), Marotta (84′ Manneh). A disposizione: Bardini, Lovric, Liguori, Lodi, Brodic, Baraye, Valeau. Allenatore: Sottil.

Reggina (3-5-2): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Salandria, Zibert (62′ Marino), De Falco, Strambelli (62′ Ungaro), Procopio (46′ Baclet); Bellomo (71′ Tulissi), Doumbia (71′ Martiniello). A disposizione: Farroni, Vidovsek, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi. Allenatore: Cevoli.

Arbitro: Ayroldi di Molfetta (Berti di Prato-Perrotti di Campobasso-Carella di Bari).

Note: Ammoniti: Strambelli (R), Sarno (C), De Falco (R), Curiale (C), Tulissi (R). Recupero: 1’pt; 4’st. Calci d’angolo: 4-5.

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