Sab. Lug 27th, 2024

In Calabria verranno aperti 3 centri, lo dice Scura dopo il sollecito del Garante per l’infanzia

Il Garante scrive e propone, il commissario convoca e dispone: uno schema politico-istituzionale virtuoso ed operativo che, quando come è successo oggi diventa realtà, non può che determinare il plauso dei cittadini. La materia è quella sensibile del diritto dei minori, e l’ambito è quello delicatissimo delle risposte sanitarie per i più piccoli: Antonio Marziale e Massimo Scura, riunitisi stamane a Catanzaro, hanno scritto una pagina importante che allevia il disagio e dà speranza.

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Per il Garante per l’Infanzia della Regione Calabria, tre mesi fa, all’atto del suo insediamento, non fu difficile accorgersi che il servizio sanitario calabrese è sprovvisto di Centri di “rianimazione pediatrica”. Una grave lacuna di cui era a conoscenza anche per via del suo lungo impegno a difesa dei bambini, anche come fondatore e presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, e che segnalò immediatamente al commissario di governo per il Piano di rientro che, riscontrata la nota e ritenuta possibile una soluzione, oggi ha convocato una riunione operativa che ha dato un esito importante. Negli ospedali Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria verrà aperto l’atteso servizio, che può costituire un primo argine ai viaggi della speranza perché consente di trattare le urgenze risparmiando ai piccoli pazienti e alle loro famiglie aggravi di costi e rischi di ogni genere.

In questa prima fase ogni Rianimazione verrà dotata di due lettini, ma – da quanto trapela dal vertice cui hanno partecipato anche medici pediatri, rianimatori e specializzi del Mater Domini – si sta ragionando per una soluzione più ampia, da lungo periodo che potrebbe consistere nella pianificazione in Calabria di una “cittadella per la pediatria”.

Il confronto sul punto è avviato, ma intanto Marziale mette a segno un primo obiettivo fondamentale.

Il sociologo voluto dal Consiglio regionale a capo di una struttura così nevralgica per le nuove politiche sociali che occorrono, è andato oltre e ha messo a disposizione metà del budget del suo organismo per sostenere la formazione dei medici che opereranno nei tre Hub.

Insomma, una buona pagina di sanità efficiente e di istituzioni attente ai bisogni, che dimostra come i tecnici – e Marziale e Scura lo sono – quando agiscono con le orecchie puntate alle domande dei cittadini possono creare quel giusto mix tra competenza e ideazione politica, l’unico in grado di dare nuovo smalto alla fiducia dei calabresi.

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